È stato approvato oggi in Senato un emendamento M5S-Lega al Decreto Fiscale per costituire una società unica della rete, in cui dovrebbero confluire le reti attuali di Tim e Open Fiber.

Le telecomunicazioni sono uno snodo cruciale per la creazione dell’Italia Digitale. Il Collega del MoVimento 5 Stelle Primo Di Nicola in merito al Decreto Fiscale ha ribadito in Senato che, pur essendo strategico, il settore ha visto, nel corso degli anni passati e in varie tornate, la “svendita della rete di telecomunicazioni, costata tanti soldi ai cittadini, a privati che l’hanno saccheggiata”.

Tali errori compiuti nelle legislature del passato possono però essere cancellati nel presente per costruire un futuro migliore per i cittadini. Fondamentale diventa dunque restituire alla funzione pubblica la rete delle telecomunicazioni, garantendo così ai cittadini “l’accesso adeguato e veloce a #internet che la modernità richiede”.

Come ha rimarcato il relatore, “l’esistenza due società comporta la dispersione di risorse che potrebbero essere usate in maniera molto più efficiente. Una rete unica consente risparmi consistenti nella definizione strategie di investimento nelle reti”.

Al testo approvato si legano altre misure dirette a incentivare il progetto della rete unica attraverso un sistema di tariffe improntato al modello Rab, ossia un sistema regolatorio tariffario orientato non al costo ma all’incentivazione degli investimenti, come già applicato per Terna e Snam. Con il nuovo progetto spetterà all’Autorità per le comunicazioni il ruolo di stimolo per la formazione della nuova realtà.

Obiettivo importante si conferma massimizzare gli investimenti in infrastrutture nuove e avanzate nella banda ultralarga, che possano garantire connessioni a 100 Mbps a tutti i cittadini e tutte le aziende.

Gli investimenti nell’Italia Digitale sono un punto fondamentale del Contratto di Governo e lo stiamo portando avanti per realizzare la Smart Nation e favorire la democrazia a tutti i livelli, Rete inclusa.