L’accesso universale alla #rete è il requisito di base per la #cittadinanzadigitale. Lo ha ricordato la delegazione del Ministero dello Sviluppo Economico al vertice argentino del #G20 a Salta.

L’#Italia parte dal poco invidiabile 25esimo posto europeo nell’indice sulla economia digitale e la società (Desi). Invertire la tendenza è tra gli obiettivi del #GovernoDelCambiamento. Una sfida non semplice, ma gli strumenti sono molteplici.

Innanzitutto, bisogna partire da una riflessione: digitalizzazione e guadagni di produttività sono direttamente proporzionali. L’aumento di processi digitali può determinare la nascita di nuovi mercati, industrie, posti di lavoro. La sfida per noi si gioca principalmente per le Micro, Piccole e Medie imprese.

La delegazione italiana ha puntato sulle tecnologie emergenti, l’intelligenza artificiale e la blockchain  per definire un panorama comune da affrontare a livello internazionale. Durante la riunione, i Paesi membri del G20 sono stati invitati a promuovere iniziative (governative e non) per potenziare le competenze digitali dei lavoratori, rafforzare l’economia digitale, prevedere investimenti, innovazione e politiche a favore dell’economia digitale.

Tra i punti centrali, la riduzione degli ostacoli amministrativi, la creazione d’incentivi fiscali e finanziari, il sostegno alla ricerca e allo sviluppo, alla formazione e all’assistenza tecnica. Inoltre, è stata incoraggiata una strategia di monitoraggio comune per poter misurare gli effetti in modo trasparente e inclusivo.

Potenziare l’agenda digitale, riducendo il gap dagli altri Stati più avanzati nel settore, è una sfida che l’#Italia non può perdere. La posta in palio è lo sviluppo economico e sociale del Paese.