L’Italia è il fanalino di coda per le competenze digitali in Europa, questa situazione condiziona la padronanza delle tecnologie che potrebbero essere utili per contrastare il cyberbullismo, come ho spiegato intervenendo al The Watcher Talk “Quando la tecnologia aiuta la sicurezza in rete”.

Un ruolo centrale va svolto nelle scuole, dove sarebbe importante rafforzare le competenze digitali sin dalla scuola primaria, reclutando insegnanti STEM.

Altro versante su cui intervenire è l’insegnamento dell’educazione civica nell’uso delle tecnologie, integrando competenze umanistiche con quelle scientifiche.

Riguardo alla gestione dei dati da parte delle Pubbliche Amministrazioni, ho sottolineato che se la PA è indifesa anche i nostri dati non sono più al sicuro. Basti pensare agli attacchi subiti dalle strutture sanitarie negli ultimi tempi. In alcuni settori economici c’è una forte consapevolezza della protezione dati, come ad esempio nel comparto bancario. Tale consapevolezza deve essere senz’altro estesa.