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IMPORTANTISSIMO PUBBLICARE I DATI SUI TUMORI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE AREE ESPOSTE A FONTI INQUINANTI

Lo ha ribadito il premio Nobel Giorgio Parisi nel convegno di lunedì (“Per una PA trasparente. Dati aperti per il decisore politico”) e a rilanciare il tema è stato anche il collega pentastellato Mario Turco, vicepresidente del M5S.
Come ha spiegato Turco, Parisi “ha fatto riferimento al Registro Tumori di Roma, aggiornato al 2017, e soprattutto di Taranto, fermo al 2013, affermando che non conoscere l’incidenza dei tumori sulla popolazione, impedisce qualsiasi informazione, osservazione e attività di ricerca scientifica”.
Turco ha aggiunto che in una città “come Taranto, nota per le criticità ambientali e sanitarie, non conoscere l’andamento epidemiologico dei tumori è una vera assurdità. Si chiede alle autorità competenti e alle amministrazioni territoriali responsabili, di rendere tali dati aperti e accessibili a tutti, garantendone la tempestiva pubblicazione per il futuro”.
L’Asl di Taranto, come riportato dall’Ansa, ha replicato precisando che “il Registro Tumori di Taranto esiste” e che “l’ultima pubblicazione è avvenuta a dicembre 2020 (incidenza neoplastica sino al 2017). Nei prossimi mesi sarà pubblicato un ulteriore aggiornamento, con l’incidenza neoplastica sino al 2019”. Inoltre, conclude l’Azienda sanitaria, “il Registro Tumori Puglia comprende oggi le sei sezioni provinciali: ogni provincia ha il suo Registro Tumori, con anni di incidenza diversi secondo il lavoro svolto, coordinati dall’Aress Regione Puglia, in modo da essere pronti a riversare i dati al Registro Nazionale del Registro Tumori, ancora non attivo. In Puglia la rete Registri è attiva e funzionante”.
Ok le dichiarazioni. Purtroppo però i dati non si trovano da nessuna parte.