I CHIRURGHI ITALIANI: “NON SI MUORE DI SOLO COVID. OSPEDALI E CHIRURGIE HANNO BISOGNO DI FONDI E PERSONALE PER CURARE LE ALTRE PATOLOGIE”
Mi ha molto colpito l’appello di Diego Foschi, presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi (https://bit.ly/3p89QTq), che riprende un problema peraltro già sorto e segnalato anche in territorio emiliano romagnolo: dal 2020 si è pensato solo al Covid e sono stati trascurati i servizi e l’assistenza per le altre patologie, in particolar modo oncologiche, che purtroppo colpiscono una grande parte di popolazione.
«Nei prossimi anni, al netto degli investimenti del PNRR sulla cronicità e dei consistenti impegni di spesa per la prevenzione e la terapia della patologia Covid-19, lo stanziamento del Fondo sanitario nazionale rispetto al PIL 2019 andrà addirittura a diminuire, creando i presupposti per un ulteriore aggravamento della situazione» ha scritto Foschi.
E ha aggiunto: «Già ora le divisioni chirurgiche italiane non sono in grado di svolgere la normale routine oncologica e non; le procedure chirurgiche inevase sono numerosissime e pensiamo che con le nuove direttive i tempi d’attesa aumenteranno e creeranno ulteriori disservizi alla popolazione. Per questo motivo, con un’unica voce malati e medici chirurghi Vi chiedono di ascoltare le richieste di chi soffre e di chi opera per rilanciare l’Ospedale come centro di cura: non si muore solo di Covid».