CISPADANA. I PARLAMENTARI M5S: “NO A PROROGHE AD AUTOBRENNERO, IL PROGETTO È FALLITO PRIMA ANCORA DI NASCERE”
“Il progetto della Cispadana, per come concepito, è fallito prima ancor di nascere”. I parlamentari emiliano-romagnoli del MoVimento 5 Stelle ribadiscono la propria contrarietà all’autostrada.
“Il tema è tornato attuale a causa di un emendamento Pd-Italia Viva approvato nella notte in commissione Ambiente e Trasporti della Camera – sottolineano i parlamentari M5S Vittorio Ferraresi, Stefania Ascari, Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, Maria Edera Spadoni, Sabrina Pignedoli, Alessandra Carbonaro, Michela Montevecchi, Marco Croatti e Giulia Sarti e la consigliera regionale Silvia Piccinini – Con tale emendamento si proroga la concessione ad Autobrennero per altri trenta anni dopo dieci di opere rimaste al palo. Il MoVimento 5 Stelle ha votato contro il testo, coerentemente con i nostri valori e con gli impegni assunti con i cittadini”.
I parlamentari M5S entrano maggiormente nel dettaglio. “L’emendamento si pone in contrasto con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – attaccano gli esponenti emiliano-romagnoli – in quanto si cede alle logiche dei privati, rinunciando a beni primari quali l’ambiente e la salute. Una scelta miope dettata da un ‘project financing’ che prevede un piano di investimenti per sei miliardi e mezzo di euro al fine di realizzare opere come la Cispadana. Come M5S ci siamo opposti e continueremo a farlo in tutte le sedi opportune, compreso quella europea, dove si dovrà interpellare la Commissione”.
I senatori e i deputati pentastellati ricordano che l’opposizione alla Cispadana non è una novità. “Da anni sosteniamo la nostra contrarietà al progetto – sottolineano gli esponenti M5S – la transizione ecologica ci proietta verso progetti innovativi, meno impattanti e più rapidi. Siamo convinti però che il vero progresso non sia quello che determina vantaggi a pochi (i concessionari) a svantaggio di molti (i cittadini). La soluzione per noi esiste e si chiama strada a scorrimento veloce, pubblica, che unisca i tratti parziali già presenti e senza pedaggio. I comitati e alcuni Comuni come Mirandola sono dalla nostra parte: andiamo avanti nella nostra battaglia contro la Cispadana”.