Archivio Completo COMUNICATI STAMPA

PER LA RIPRESA SERVONO NON SOLO RETI DI INFRASTRUTTURE, MA ANCHE DI PERSONE, DI SERVIZI, DI SICUREZZA, DI PA E NELLE SCELTE POLITICHE

È stato questo, in sintesi, il messaggio che ho voluto portare oggi con il mio intervento al convegno I-Com dal titolo “Fare reti nella ripresa. Gli scenari del decennio digitale europeo e italiano”.
Perché è proprio con la complessità che il nostro paese si deve misurare per compiere la transizione digitale.
Su due aspetti, in particolare, mi sono soffermata perché li ritengo essenziali, cioè quello della formazione e della scuola, un ambito dove non basta che le scuole siano connesse perché divengano rete, e della pubblica amministrazione.
Le scuole oggi non sono più all’altezza dei tempi che viviamo, quindi si rischia che non siano più mezzo di inclusione sociale e di emancipazione. Per questo, con il Movimento 5 stelle, ho portato in Parlamento proposte che ne possono accelerare la trasformazione.
Una di queste proposte, contenuta in un emendamento al decreto per il fondo complementare al PNRR, che ho presentato e che è stato approvato, riguarda l’istituzione di un fondo di 135 milioni di euro per la creazione della Rete di interconnessione unica nazionale dell’istruzione “Unire”, che consentirà alle scuole di fornire servizi digitali avanzati e di raggiungere obiettivi fondamentali come quello di collegare gli istituti tra di loro, con gli uffici scolastici regionali, con il ministero dell’Istruzione e globalmente alla rete Internet. Inoltre sarà possibile fornire alle scuole servizi di rete di base, di memorizzazione dati e Cloud Computing, ma anche sviluppare e fornire il servizio unico nazionale per la didattica digitale integrata.
Un’altra proposta riguarda la mozione a mia prima firma approvata in Senato sul miglioramento dell’insegnamento della matematica nelle scuole, primo passo di un cambio di paradigma e prospettiva che ha l’obiettivo di formare le nuove generazioni al linguaggio matematico e scientifico, ormai indispensabile per comprendere la realtà che abbiamo intorno e soddisfare l’enorme richiesta di professionalità di questo tipo sul mondo del lavoro.
Nel PNRR il 20% delle risorse che otterremo è dedicato proprio alla transizione digitale, ma non andremo da nessuna parte se non avremo le persone formate in ambito informatico, ingegneristico, matematico e scientifico che ci consentano di cogliere questa opportunità. Se la metà dei nostri bambini e bambine continua a dire di non essere portato per la matematica è a causa di un approccio errato di insegnamento. Occorre dunque individuare metodologie adeguate di insegnamento fin dalla scuola primaria e iniziare precocemente con la programmazione algoritmica e il coding, tasselli base per la realizzazione dei sistemi informatici, che poi saranno approfonditi negli anni successivi di studio. Queste conoscenze saranno anche la base dell’etica del futuro, se non già del presente.
Il tema delle competenze digitali riguarda anche la Pubblica Amministrazione, che il M5S vuole rinnovata, in grado di ascoltare le richieste di cittadini e imprese, capace di dare risposte e servizi. Qui la transizione digitale è fondamentale, per sburocratizzare gli iter e interagire più rapidamente con persone e aziende.
Per ottenere ciò occorrono nuovi pubblici dipendenti, con capacità innovative e una formazione adeguata e abbiamo previsto nei recenti provvedimenti che le amministrazioni possano riservare una quota degli incarichi dirigenziali ai laureati in discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, le cosiddette STEM.
La staticità e la resistenza al cambiamento della Pubblica Amministrazione è anche conseguenza della configurazione complessiva della dirigenza composta quasi esclusivamente da competenze giuridiche ed economiche.
Ecco quindi che le reti che andiamo a costruire devono essere anche reti di persone, ben preparate, ben istruite, capaci di dare quel contributo di competenze che oggi il paese richiede. Ed ecco perché l’investimento sulla scuola e sulla formazione è fondamentale.
QUI per rivedere il convegno
_