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Aumento del contributo dell’Itala all’OMS: il testo dell’interrogazione

Il testo dell’interrogazione del 5 agosto 2020, di cui sono co-firmataria, per chiedere di valutare un aumento del contributo dell’Italia all’OMS.

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Ai Ministri della salute e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. –

Premesso che:

l’Organizzazione mondiale della sanità è finanziata da fondi volontari. Nessun Paese ha obblighi di sottoscrizioni di budget e sceglie liberamente l’ammontare della cifra da erogare;

dal 2010 l’OMS è finanziata solo parzialmente da fondi pubblici, provenienti dagli Stati. Oltre il 50 per cento del suo budget proviene da singoli filantropi o da aziende farmaceutiche;

come ha raccontato il libro “Protocollo contagio”, scritto da Franco Fracassi, l’OMS non può disporre liberamente della parte preponderante dei fondi messi a budget. I soldi che arrivano dai privati vengono legati a progetti specifici, scelti dai donatori stessi. In pratica, “i donatori finanziano l’Oms giusto per far apporre il suo logo prestigioso a legittimazione dei loro stessi progetti. Progetti che non sempre collimano con la pianificazione dell’Organizzazione, né con le esigenze prioritarie dell’agenda internazionale della salute”;

Jean-Marie Kindermans, presidente dell’Agenzia europea per lo sviluppo e la sanità, ha affermato: “Se c’è un vero problema all’Oms riguarda il modo in cui vengono destinate le risorse e la scelta delle priorità. Oramai vincolate e costrette a dipendere dalle logiche del complesso della filantropia capitalista, diverse da quelle di chi dovrebbe combattere per la salute pubblica globale”;

poche aziende finanziano l’OMS per poi veder ritornare a casa i soldi stanziati moltiplicati per 10 o per 100. Campagne eterodirette, senza avere alla base nessun principio di efficienza ed efficacia: “Il mio budget viene indirizzato verso quelli che io chiamo interessi dei donatori. Non ho alternative”, ha dichiarato Margaret Chan, ex presidente dell’OMS;

German Velasquez, ex direttore del programma sui farmaci per l’OMS: “L’Oms negli ultimi vent’anni è stata privatizzata, facendo un grande favore a Big Pharma e alla grande Finanza. L’operazione l’ha completata la direttrice Margaret Chan durante il suo mandato”;

Antoine Flahault, direttore dell’Istituto di sanità globale della facoltà di Medicina dell’università di Ginevra: “I finanziamenti privati impongono ai Paesi destinatari degli aiuti prezzi artificiosamente gonfiati per i vaccini, che finiscono per alimentare regalie a multinazionali come Bayer e Novartis. Oramai l’Oms è costretta a tenere conto di quello che Gates ritiene prioritario”;

considerato che:

la pandemia di COVID-19 ha fatto comprendere quanto sia importante il ruolo dell’Organizzazione mondiale della sanità per la sicurezza di tutti;

la pandemia di COVID-19 ha mostrato quali danni abbiano portato politiche sbagliate da parte dell’OMS e decisioni prese dall’Organizzazione sulla base di scelte derivate dal peso dei finanziatori e non dal benessere globale;

considerato inoltre che, a quanto risulta agli interroganti:

l’Italia contribuisce al bilancio dell’OMS erogando 13 milioni di euro all’anno, meno di quanto viene speso dal nostro Paese per le spese di rappresentanza delle nostre ambasciate;

invece di rafforzare la quota pubblica all’interno del budget dell’OMS l’emergenza COVID-19 ha portato ad una sostanziale diminuzione dei fondi statali, dopo il ritiro degli Stati Uniti deciso dal presidente Donald Trump,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano al corrente dei fatti;

se non pensino di dover incrementare sostanzialmente il contributo italiano all’OMS e il conseguente peso nelle sue decisioni;

se non ritengano di doversi impegnare per promuovere una riforma dell’OMS, eliminando i fondi privati e ripubblicizzando l’Organizzazione, mettendo nuovamente il bene pubblico al centro della politica sanitaria mondiale.