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Fondi Impresa Sicura e click day, presunte interferenze di software robot: interrogazione al Ministro

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione presentata in data 10 giugno che mi vede come prima firmataria, a seguito di presunte interferenze di software robot nel click day per l’assegnazione dei fondi Impresa Sicura.

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Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che:

il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto cura Italia), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ha previsto, all’articolo 43, comma 1, che allo scopo di sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria coronavirus, l’INAIL provvede entro il 30 aprile 2020 a trasferire ad Invitalia l’importo di 50 milioni di euro da erogare alle imprese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale. L’articolo 77 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ha esteso la platea dei beneficiari dei contributi anche agli enti del terzo settore;

in attuazione della norma, Invitalia (Agenzia nazionale per lo sviluppo) ha emesso il bando “Impresa sicura” per definire i criteri e le modalità di riconoscimento alle imprese del rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, come mascherine, guanti in lattice, dispositivi per la protezione oculare, indumenti di protezione, calzari, cuffie, dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea, detergenti ed altri strumenti;

per quanto riguarda i termini e le modalità per la presentazione delle domande, il bando prevedeva l’invio, attraverso uno sportello informatico, di una prenotazione del rimborso, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dall’11 maggio ed entro il 18 maggio 2020;

successivamente è stato pubblicato l’elenco di tutte le prenotazioni correttamente inoltrate dalle imprese con l’indicazione della loro ammissibilità o non ammissibilità sulla base dell’ordine cronologico di arrivo. Le imprese la cui prenotazione risulta collocata in posizione utile per l’ammissibilità devono compilare la domanda di rimborso attraverso la procedura informatica nella pagina dedicata nel sito web dell’Agenzia;

il termine della procedura prevede l’erogazione del rimborso spettante alle imprese selezionate in seguito all’adozione del provvedimento di ammissione al rimborso;

considerato che:

a quanto risulta agli interroganti, alcuni imprenditori della provincia di Modena hanno denunciato alla stampa locale (come riporta “Il Resto del Carlino” del 26 maggio 2020) di essere stati svantaggiati nella procedura di selezione descritta a causa dell’utilizzo da parte di altri soggetti concorrenti di uno strumento automatico di invio delle prenotazioni di rimborso, espressamente vietato nella “guida all’utente alla fase di prenotazione del rimborso” cui fa riferimento il bando “Impresa sicura”;

attraverso il possibile uso di tale software “robot” detti soggetti sarebbero riusciti ad inviare la domanda in un breve lasso di tempo, in alcuni casi in pochi millesimi di secondo dall’avvio della procedura, collocandosi in posizione utile per l’ammissibilità a presentare la domanda di rimborso. Risulta che le domande presentate ammontino a 194.175, di cui 3.151 ammissibili, tutte acquisite nei primi 1,4 secondi;

tali presunte irregolarità hanno destato il malcontento tra gli imprenditori che hanno seguito la procedura corretta e che ora denunciano di aver subito una palese ingiustizia nonché un potenziale danno economico in un difficile periodo di crisi dovuto all’emergenza epidemiologica conseguente al diffondersi del COVID-19,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda descritta e quale sia la sua valutazione in merito;

se sia in corso un’indagine o siano stati effettuati controlli successivi per verificare l’eventuale utilizzo di strumenti automatici di invio delle prenotazioni di rimborso che erano stati espressamente vietati nella procedura prevista da Invitalia;

se, in ogni caso, nella realizzazione della procedura di prenotazione informatizzata siano state rispettate tutte le disposizioni previste nel bando “Impresa sicura” e negli atti relativi, poste a tutela di tutti gli imprenditori che hanno partecipato a tale selezione, agendo secondo il corretto procedimento e senza l’utilizzo di stratagemmi o altre agevolazioni non consentite.