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INFRASTRUTTURE REGGIO EMILIA: “STOP CAMPANILISMI, SI PENSI A CONNESSIONI DELLA MEDIOPADANA COME LA REGGIO-MANTOVA”

Reggio Emilia, 11 giu – “Nella diatriba sull’alta velocità fra Reggio e Parma si continuano a dimenticare le priorità degli utenti, pendolari e studenti emiliani, costretti ogni giorno a viaggiare in condizioni disastrose su mezzi pubblici obsoleti e spesso addirittura fatiscenti e intanto, per una mancetta dal sapore prettamente elettorale a favore della città di Parma, la Mediopadana reggiana pur avendo un grandissimo potenziale rimane ancora un opera connessa a metà.” così in una nota i parlamentari del M5S Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Gabriele Lanzi, Maria Laura Mantovani.

“Se la lega si divide tra le due sponde dell’ Enza con Vinci e la Cavandoli sull’emendamento “mancetta”, vengono dimenticate le vere esigenze del territorio sollevate da tempo dai pendolari. L’attuale Mediopadana è raggiunta al quasi esclusivamente attraverso mezzi privati, abbastanza preoccupante per una stazione. I vecchi partiti di reggio non devono dimenticare che la vera priorità sono i trasporti locali, perchè i problemi della Reggio-Guastalla e della Reggio-Ciano restano presenti, e la conclusione dell’elettrificazione e il potenziamento devono essere la vera priorità.
Inoltre le stesse forze politiche di centrosinistra hanno proposto anni fa la metropolitana di superficie Reggio-Mantova che sempre abbiamo visto con favore, che darebbe maggiore fruibilità della stazione, anche se basterebbe interconnettere le linee esistenti Reggio-Guastalla e Parma-Suzzara, eventualmente con una piccola bretella ferroviaria per raggiungere l’obiettivo di connettere Reggio al capoluogo della bassa Lombardia”.

“Queste sono le infrastrutture utili per la provincia di Reggio, unita al completamento della Cispadana, ma non come autostrada, bensì come strada a scorrimento veloce, gratuita, meno impattante e di più rapida realizzazione e che porterebbe benefici anche al territorio parmense che la attende da anni per il tratto tra Lentigione e Parma.
A Parma infatti le priorità sono il raddoppio della linea Pontremolese (per scaricare l’autostrada della Cisa) e l’elettrificazione della ferrovia Parma-Brescia percorsa da vagoni che cadono a pezzi”.

“Se Parma vuole l’Alta Velocità alla stazione si ragioni se proprio su una fermata leggera al servizio della Fiera come ce ne sono altre in Italia, ma non ad un doppione della Mediopadana da 80 milioni di euro a 30km di distanza, ed i risparmi si orientino verso le vere priorità del territorio emiliano. Altrimenti il dubbio è che le volontà dei partiti siano quelle di “costruire tanto per costruire, dove le prorità sono altre e sono rappresentate quotidianamente dai pendolari”.

“In questa mentalità figlia dell’economia del cemento di certi partiti stanno le autostrade come la TiBre o la Cispadana, che oltre che a consumare eccessivamente terreno ed essere a pagamento per gli utenti, rischiano di rimanere opere a beneficio dei costruttori e concessionari e a spese dei cittadini. Siamo alle porte del Green New Deal Europeo, e quello che serve è pensare a fornire risposte alla mobilità dei cittadini e delle merci, costruendo ciò che serve e non tanto per costruire”.