Mantovani (M5S): “Italia indietro nelle discipline Stem” (DIRE)
ROMA – “Stiamo perdendo punti di Pil perché non riusciamo a produrre diplomati e laureati nelle competenze più richieste dal marcato del lavoro, che sarebbero anche quelle più retribuite. Questo a causa di un ritardo della scuola nelle materie stem, ovvero quelle che il nostro mercato del lavoro ci sta richiedendo sia a livello europeo che nazionale”. La senatrice Laura Mantovani (M5S) commenta così, all’agenzia di stampa Dire, la mozione presentata per favorire e migliorare l’insegnamento della matematica e delle competenze digitali nelle scuole italiane. Sulla base di questa iniziativa è stato promosso il convegno ‘Matematica e digitale: una didattica innovativa per affrontare le sfide presenti e future’, che si svolgerà oggi, dalle 13, nella Sala Koch di Palazzo Madama.
Dopo l’intervento della senatrice Mantovani, il convegno ospiterà anche i saluti del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e di Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. Secondo il rapporto ‘Digital economy and society index” (DESI – Indice dell’economia e della società digitali) 2019, un indice sviluppato dalla Commissione europea che ogni anno misura il grado di diffusione e il progresso verso un’economia e una società digitali dei Paesi dell’Unione, l’Italia risulta al 24esimo posto su 28 Stati membri. In particolare, nell’indicatore ‘capitale umano’, ossia chi ha competenze nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), l’Italia si posiziona al 26esimo posto su 28, con un punteggio pari a 32,6 e quindi ben al di sotto della media europea (la cui soglia è fissata al 48,0).
Sulla base di questi dati, la mozione impegna quindi il Governo ad adottare un nuovo piano nazionale che, attraverso lo stanziamento di adeguate risorse, abbia tra i punti centrali l’introduzione di una metodologia più efficace di insegnamento e apprendimento della matematica e dell’educazione digitale. Nel nuovo piano nazionale sono previsti percorsi di formazione innovativi, a tutti i livelli, per un corretto orientamento degli studenti verso le discipline scientifiche e la matematica, e una rinnovata strategia nazionale di formazione con i settori del lavoro, del welfare e dello sviluppo imprenditoriale, culturale ed artistico del nostro Paese, in modo che questo approccio possa rappresentare un volano per la crescita complessiva e strutturale dell’Italia.
“I ragazzi oggi non si iscrivono ad alcuni corsi di laurea perché convinti di non essere in grado di affrontare esami di matematica- prosegue la senatrice Mantovani- c’è un vero e proprio blocco: i giovani non si sentono adeguatamente preparati. Questo è un limite molto forte perché a quel punto la scelta del proprio futuro non è più libera. Il tabù della matematica deve essere cancellato fin da bambini, perché nessuno possa dire ‘non sono portato’: la matematica deve essere una materia per tutti e tutte. Senza distinzioni di età e di genere”.