I COMUNI DELL’EMILIA SEGUANO L’ESEMPIO DI CATTOLICA
La micromobilità elettrica porterà l’Italia in una “nuova era”. Prendo in prestito le parole del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli per rilanciare il modello inaugurato sabato a Cattolica.
Il Comune romagnolo è il primo in Italia a dotarsi di dispositivi intelligenti e agili, non inquinanti e poco ingombranti. Significativamente, la sperimentazione è stata avviata nel cuore di una località turistica in piena alta stagione.
È un primo passo a cui ne devono seguire tanti. Il MoVimento 5 Stelle crede da sempre nella mobilità dolce e andrà avanti su questa strada per rispettare al meglio l’ambiente e la salute dei cittadini… e non solo.
Con la micromobilità, infatti, si può incentivare un turismo potenziato. Come ho avuto modo di sperimentare a Cattolica, è possibile scendere dal treno e salire a bordo di mezzi innovativi quali monopattini e segway senza incidere sulla qualità dell’aria.
Un problema sempre più urgente in Emilia e in particolare nel Modenese. A Modena il Movimento 5 Stelle, cogliendo l’assist del sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, ha presentato una mozione per incentivare la micromobilità elettrica… e il testo è stato approvato dal consiglio comunale.
Confido che nel resto della provincia e dell’Emilia si creino convergenze politiche per consentire di attivare sperimentazioni importanti per il territorio.
Sperimentazioni che si stabilizzino in percorsi. Percorsi che travalichino le barriere dei singoli Comuni. Per esempio, auspico che si possa creare presto un percorso per cicli da Carpi a Correggio.
Due città importanti dell’Emilia in cui gli spostamenti verso i rispettivi poli scolastici e artigianali sono frequenti e troppo spesso inquinanti. Di certo, il confine provinciale non può essere un limite per impedire una fondamentale collaborazione tra i due Comuni.