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AFFIDAMENTI ILLECITI. M5S PORTA IL CASO ANGELI E DEMONI IN PARLAMENTO: “INTERROGAZIONE PER FARE CHIAREZZA NEL NOME DEI MINORI COINVOLTI”

ROMA, 27 GIUGNO – “Le accuse dell’operazione Angeli e Demoni sono sconvolgenti. Tra le violenze che sarebbero state perpetrate sui minori emerge il fenomeno dei falsi ricordi. Un meccanismo perverso su cui si sta indagando anche nella Bassa modenese e su cui domando risposte al Governo”.

Stefania Ascari, deputata del MoVimento 5 Stelle, interviene così sulla vicenda che ha condotto agli arresti domiciliari del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti. Tra i professionisti coinvolti nelle indagini anche medici, assistenti sociali e liberi professionisti. “Trovo inquietanti punti di contatto tra il sistema redditizio di gestione dei minori scoperto grazie al paziente lavoro dei Carabinieri del nucleo investigativo di Reggio e dal Pubblico Ministero Valentina Salvi e l’inchiesta giornalistica Veleno – prosegue Ascari – su cui ho già presentato un’interpellanza al Ministero della Famiglia. È tempo che lo Stato faccia chiarezza sui falsi positivi, sui ricordi di abusi e violenze instillati in giovanissimi, sugli allontanamenti dalle famiglie di origine senza alcun elemento concreto, sulle denigrazioni dei genitori naturali, su lavaggi del cervello perpetrati ai danni di minori che distruggono famiglie e creano traumi profondi”.

Sul tema intervengono anche i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli (che ha fatto un intervento di fine seduta oggi), Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, l’europarlamentare M5S Sabrina Pignedoli e la consigliera M5S di Cavriago e Unione Comuni Val d’Enza Natascia Cersosimo. “Il sistema descritto dagli inquirenti è aberrante – sottolineano gli esponenti M5S – e se le accuse fossero confermate i minori e le famiglie che si sono viste separare da loro devono ottenere giustizia. Ricordiamo sono stati accertati due casi di stupro presso le famiglie affidatarie e in comunità. Quello che per anni è stato spacciato come un modello istituzionale con sede a Bibbiano avrebbe avuto secondo gli inquirenti tanti, troppi punti oscuri. Gli indagati avrebbero approfittato delle famiglie che si rivolgevano a loro per chiedere aiuto. Un sistema di business sulla pelle dei minori e famiglie distrutte. Ci aspettiamo che il sindaco Carletti compia un maturo passo indietro e faccia chiarezza sul proprio coinvolgimento e su un sistema intollerabile e condannabile in tutte le sedi. Ringraziamo i carabinieri e la Procura nella persona del Pm Valentina Salvi per le indagini. Per chi maltratta un bambino o usa violenza carcere a vita e buttare la chiave”.

 

Qui il mio intervento oggi in aula: