IL SALARIO MINIMO ORARIO IN DIRITTURA D’ARRIVO
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Quanti riconoscono l’articolo 36 della nostra Costituzione nella realtà di tutti i giorni? Quanti accettano incarichi professionali con stipendi più bassi di quanto percepirebbero con il Reddito di Cittadinanza?
L’Istat attesta che in Italia ci sono oltre 17 milioni di “working poors”, lavoratori poveri. Circa un cittadino su quattro, quale che sia l’età.
Il MoVimento 5 Stelle ha deciso di dire basta a quest’ingiustizia. Il disegno di legge per istituire il salario minimo orario è una risposta. Lo ha presentato la senatrice M5S Nunzia Catalfo la scorsa legislatura, ma soltanto adesso con il Governo del Cambiamento sta diventando realtà.
La Lega ha ritirato oltre 20 emendamenti alla Commissione Lavoro del Senato, i lavori dovrebbero adesso essere spediti.
Come funziona? Nessun lavoratore può guadagnare meno di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali e in ogni caso meno di 9 euro lordi l’ora. Così 2 milioni e 900mila lavoratori (stima Istat) percepiranno in media 1.073 euro annui in più.
Un provvedimento concreto per ribadire che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.