BANDA ULTRALARGA. LO SCATTO IN AVANTI DELL’ITALIA TARGATO M5S
La fibra ottica in quattro case italiane su cinque entro la fine del prossimo anno. È il risultato del lavoro portato avanti dal Governo e dal MoVimento 5 Stelle per contrastare il digital divide e rispettare gli impegni assunti dall’Italia con l’Agenda digitale europea.
Il MoVimento 5 Stelle non s’è scoraggiato di fronte alla situazione desolante dello scorso anno, in cui il nostro Paese era al 21 esimo posto (su 28 Paesi) nella graduatoria europea riguardante l’installazione delle reti di nuova generazione.
Dal 2018 a oggi il Ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Luigi Di Maio, ha avviato un’azione decisa per colmare il divario digitale che impediva a troppi cittadini del nostro Paese di fruire di velocità di trasmissione e ricezione dati soddisfacenti per i bisogni attuali.
Ricordo che con il servizio FTTH (Fiber-to-the-home) oggi si arriva a 100 Mbps e con la stessa infrastruttura sarebbe possibile arrivare anche a 1 Gbps. Tale tecnologia è necessaria per la tv on demand e basilare in vista dello sviluppo del 5G.
Il Mise si è messo subito a lavoro, stanziando già dallo scorso anno 6 milioni di euro per costituire una task force di esperti e ripartendo gli ordini di esecuzione dei cantieri.
Inoltre, il Ministero ha avviato la progettazione definitiva con Infratel e Open Fiber (con cui erano stati sottoscritte concessioni nel novembre 2017) di tutte le fasi dei lavori presso i Comuni.
Al 6 febbraio scorso, Open Fiber ha comunicato l’avvio di circa 1.300 cantieri e ne prevedeva l’avvio di altri 2mila entro l’anno per coprire un milione e 300mila utenze.
Dai dati del 28 marzo, sono 2.035 i Comuni aderenti al progetto Piazza WiFi Italia e 581 le convenzioni con Infratel.
Infine, il 2 aprile scorso Infratel e Open Fiber hanno siglato la concessione per il terzo bando delle aree bianche, ovvero quelle interessate dall’investimento pubblico. Previsto un finanziamento da 103 milioni di euro per completare collegamenti in 959 Comuni (e in favore di oltre 400mila cittadini) su 317mila unità immobiliari entro tre anni.
Entro il 2020 saranno coinvolti 13 milioni di cittadini, 7.459 Comuni italiani e 8 milioni 400mila unità immobiliari.
Lo annuncio con piacere con il capogruppo M5S in Senato Stefano Patuanelli.
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