STRADE AL VELENO, M5S: “MASSIMA CHIAREZZA E SUBITO INTERVENTI PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI”
“La Dda di Venezia ha scoperchiato un sistema inaccettabile da condannare con forza”. La Componente della Commissione Giustizia Stefania Ascari, i Senatori del MoVimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi intervengono in merito all’inchiesta “Concrete Green”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia veneta.
Sotto accusa tre imprenditori veronesi, che dovranno rispondere a vario titolo di trasporto e gestione illecita di rifiuti, ceneri pesanti, scorie, rifiuti misti di attività di costruzione e demolizione per realizzare conglomerato cementizio per rilevati stradali; ricerca dei clienti e cura di appalti con la vittoria assicurata; messa a disposizione dei terreni dove concentrare tali materiali. “Quanto emerge dall’attività investigativa è un sistema inaccettabile – rimarcano Ascari, Mantovani e Lanzi – che sarebbe stato perpetrato nelle province di Modena, Ferrara, Bologna, Mantova, Verona, Padova e Rovigo. Fa riflettere che sostanze nocive quali nichel, cromo e piombo fossero spacciate per ‘conglomerati ecologici certificati’ quando, secondo quanto emerso da due anni di indagini, di ecologico non avessero nulla. Ricordiamo che il MoVimento 5 Stelle denunciava tale sistema già nel giugno 2017 nei territori di Carpi, Finale, Formigine e San Felice, identificando ‘una bomba ecologica pronta ad esplodere’ nel Basso Veneto e in Emilia Romagna”.
Ascari pone l’attenzione su un aspetto non secondario. “Diversi dai Comuni interessati dall’inchiesta sia a Modena sia a Ferrara sono stati colpiti dal terremoto – proseguono i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle – e avrebbero così riportato una doppia ferita. Ai danni causati dalle scosse sismiche si sommerebbero infatti, se il sistema fosse in effetti confermato, i veleni nascosti nelle strade. Alcuni di essi sono ancora da identificare e ci auguriamo possano essere scoperti al più presto, avviando gli interventi necessari. Seguiremo da vicino gli sviluppi della vicenda giudiziaria con l’auspicio che i Comuni interessati possano fare rete e costituirsi parte civile per ottenere la massima chiarezza nel nome dei cittadini”.