LA PRIVACY DEVE ESSERE AL SERVIZIO DELL’UOMO, CON UNA SINERGIA TRA LIBERTA’, UGUAGLIANZA E DIGNITA’
Ho ascoltato con grande interesse l’intervento del Garante della Privacy Pasquale Stanzione questo pomeriggio in occasione della presentazione del libro “25 anni di privacy in Italia, realizzato in collaborazione con l’Ansa.
Stanzione ha sottolineato come la privacy debba essere “al servizio dell’uomo in una visione antropocentrica dell’innovazione”, soprattutto dal momento che i dati e la loro conoscenza danno di fatto un potere. E ha messo in guardia dal fenomeno della raccolta irrefrenabile dei dati che “conduce a un non auspicato processo di monetizzazione della privacy”. Occorre quindi, come ha sottolineato il Garante, una “sinergia tra libertà, uguaglianza e dignità” e non va dimenticato che la privacy è diventato un diritto che garantisce tutti, soprattutto gli ultimi, i più vulnerabili. Come ha detto Stanzione, è il presupposto per una società della dignità, proiezione verso un umanesimo digitale.
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