Il ministro dell’Istruzione Bianchi è tornato in questi giorni sulla mancanza di insegnanti di matematica nelle scuole e lo ha fatto nel corso dell’ultima audizione in Commissione Cultura alla Camera.

L’emergenza non è cosa di oggi, c’è da tempo e ora si rischia di trovarsi con le spalle al muro. Eppure già dieci mesi fa era stata approvata la mia mozione per innovare l’insegnamento della matematica nelle scuole. Con quella mozione si dava al governo l’impegno a continuare a investire nel Piano nazionale per la scuola digitale, con risorse adeguate e con l’introduzione di metodologie innovative di apprendimento della matematica specialmente nella scuola primaria.

Non solo: si chiariva che era necessario potenziare i percorsi di formazione innovativi e multidisciplinari e che c’era la necessità da subito di una formazione professionale dei docenti in sinergia con quanto previsto dal piano nazionale specifico.

Ora è il momento di assumere impegni concreti ed efficaci che permettano sia di risolvere i problemi contingenti sia di investire, con lungimiranza, nel prossimo futuro per non ritrovarsi sempre con l’acqua alla gola.