Il ministro Giorgetti si è dichiarato, nella sua intervista al Corriere, contrario al Superbonus 110%. Cioè contrario a una misura che ha prodotto un terzo dell’aumento del PIL nel 2021 e che rappresenta uno dei fulcri del PNRR.

Ci chiediamo se a Giorgetti siano sfuggite le 30mila nuove imprese in due anni, i 150mila posti di lavoro, le ottime performance nel risparmio energetico e nel taglio delle emissioni, il 17,6% di investimenti in edilizia nel 2021. Il ministro dello Sviluppo economico non conosce forse questi dati? O non ne vuole tener conto?

La Lega ha dunque cambiato idea rispetto alla misura fortemente voluta e difesa dal Movimento 5 Stelle? Misura, peraltro, ritenuta virtuosa anche in Europa, al punto che si lavora per estenderlo a livello comunitario.

La Lega si rimangia il voto sulla nostra maxi-agevolazione?

È evidente quanto sia urgente che il ministro Franco e il presidente Draghi informino il Parlamento sulle loro reali intenzioni rispetto al Superbonus, ammettendo innanzitutto che la nostra misura ha poco o nulla a che vedere con le frodi registrate dall’Agenzia delle Entrate e dalle Fiamme gialle, dal momento che i dati parlano del 3% del totale delle discrepanze.

Nessuna tolleranza per le frodi, ma è arrivato il momento di dire a famiglie, lavoratori e imprese se si vuole andare avanti seriamente o meno.