Il giuramento del presidente della Repubblica
Oggi al giuramento del presidente della Repubblica, che ha letto il suo discorso al Parlamento.
Mattarella ha dichiarato di volersi impegnare a costruire l’Italia del dopo emergenza, un’Italia più moderna, con meno disuguaglianze e più coesione. È anche il nostro auspicio.
Come ha sottolineato, occorrono progettualità, fiducia e risorse per la società e un’efficienza di sistema che indubbiamente può fornire una marcia in più al nostro paese.
Ha anche affermato che l’Italia deve diventare protagonista in Europa e la speranza è che possano esserci giovani italiani opportunamente formati per affrontare e sostenere il dialogo in Europa. La scuola deve senz’altro migliorare per contribuire a far sì che le giovani generazioni arrivino a questi traguardi e accolgano la responsabilità del cambiamento.
Mattarella ha poi menzionato le tensioni che vanno intensificandosi oltre i nostri confini e ha ribadito la scelta della politica di pace perseguita dall’Italia.
Un punto molto importante è stato quella delle necessità di un rafforzamento della democrazia partecipativa.
Il capo dello Stato ha affermato: «Poteri economici sovranazionali, tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico. Su un altro piano, i regimi autoritari o autocratici rischiano ingannevolmente di apparire, a occhi superficiali, più efficienti di quelli democratici, le cui decisioni, basate sul libero consenso e sul coinvolgimento sociale, sono, invece, ben più solide ed efficaci». E ha ribadito l’importanza del ruolo del Parlamento, aspetto che ritengo fondamentale per far recuperare incisività vera alla nostra struttura democratica.
Un altro passaggio che mi sento di sottolineare delle parole di Mattarello è questo: «Appare anche necessario un ricorso ordinato alle diverse fonti normative, rispettoso dei limiti posti dalla Costituzione».
E riferendosi alla magistratura, ha aggiunto: «I cittadini devono poter nutrire convintamente fiducia e non diffidenza verso la giustizia e l’Ordine giudiziario. Neppure devono avvertire timore per il rischio di decisioni arbitrarie o imprevedibili che, in contrasto con la doverosa certezza del diritto, incidono sulla vita delle persone».
E ancora ha parlato di quanto sia fondamentale la dignità; «La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno di ogni prospettiva di crescita».