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DUE MILIONI DI FAMIGLIE IN POVERTA’ ASSOLUTA. URGONO MISURE EFFICACI

DUE MILIONI DI FAMIGLIE IN POVERTA’ ASSOLUTA, DISUGUAGLIANZE CHE PERMANGONO E TANTA INCERTEZZA: IL CENSIS CI DA’ UN SEGNALE. URGONO MISURE EFFICACI

I dati che emergono dall’ultimo rapporto Censis ci danno un segnale, ci indicano un tessuto sociale in sofferenza che dall’emergenza di questi due anni rischia di uscire ancora più destrutturato e disorientato.

Basti pensare che nel 2020 si sono contate ben 2 milioni di famiglie italiane in povertà assoluta, con un aumento del 104,8% rispetto al 2010.

Crescono le famiglie di genitori pensionati con figli, indice che questi giovani non riescono a guadagnarsi una loro autonomia economica.

Il caro-bollette sta mettendo in difficoltà molti nuclei familiari a basso reddito e presto lo stesso avverrà anche per quelle a medio reddito.

I tassi di disoccupazione sono ancora alti, soprattutto tra i giovani e le donne, ci sono ancora divari nelle retribuzioni e si fatica ad avviare attività in proprio per l’eccessiva burocrazia e l’eccessivo carico fiscale.

Quindi risulta evidente che, anche se cresce l’economia in generale, non c’è ricaduta positiva a favore delle fasce di popolazione a minor reddito. I servizi pubblici per la popolazione sono di qualità sempre più bassa, peggiorano la scuola e la sanità pubblica.

Il Movimento 5 Stelle si è impegnato finora per introdurre misure che hanno alleviato i pesantissimi problemi attuali, pensiamo solo al reddito di cittadinanza, sul superbonus per far ripartire l’economia, ai fondi per attutire il caro-bollette, alla legge per la parità salariale tra uomo e donna e alla battaglia di civiltà che stiamo conducendo per introdurre il salario minimo.

Intanto, in contrasto con i dati Censis, i mercati esultano per i progressi del PIL italiano e le agenzie di rating confermano questi dati positivi con i loro voti sotto forma di letterine. L’ultima arrivata è Fitch che alza il rating dell’Italia da BBB- a BBB con outlook stabile.

Purtroppo c’è ancora chi crede nella teoria economica dello sgocciolamento: che i benefici che arrivano in larga misura sui ceti più ricchi ricadano a favorire automaticamente anche i ceti più poveri. Questa teoria, secondo cui la crescita economica riesca a produrre da sola equità sociale, non è mai stata dimostrata. Anzi continuamente abbiamo prova del contrario: il divario tra le persone abbienti e le famiglie della stragrande maggioranza della società va aumentando.

Alle famiglie italiane cosa viene in tasca dopo il rating positivo dei mercati? Cosa viene fatto per ridistribuire il reddito prodotto con l’impegno di tutti? È su questo che bisogna lavorare, è su questo che chi governa il paese deve trovare soluzioni efficaci.

E ricordiamoci che anche se c’è una larga maggioranza che sostiene il governo, in realtà al suo interno ci sono posizioni anche molto diverse; tra chi si preoccupa dei cittadini c’è sicuramente il M5S.