PRIVACY: CON MODIFICHE AL DL CAPIENZE ABBIAMO RIPRISTINATO LA TUTELA DEI CITTADINI
Le Pubbliche Amministrazioni non potranno utilizzare i dati personali senza alcuna limitazione.
Grazie alle modifiche che abbiamo proposto al decreto Capienze, approvato ieri dal Senato, torna la base giuridica che permette il trattamento dei dati prevedendone però l’estensione anche agli atti amministrativi generali, che si aggiungono alle norme di legge e ai regolamenti. Era una modifica necessaria rispetto al testo originale del decreto che stabiliva un allargamento indiscriminato, esponendoci al serio rischio di mettere a repentaglio la tutela della privacy dei cittadini.
Inoltre, ritengo giusto prevedere un aumento del personale dell’ufficio del Garante Privacy, per far fronte alle nuove necessità di supporto alle Pa.
L’Autorità merita, per la delicatezza dei compiti istituzionali assegnati e per la sensibilità dei diritti coinvolti, un rafforzamento delle risorse in sua dotazione e del suo personale.
L’Italia purtroppo si conferma all’ultimo posto in Europa per competenze digitali avanzate, ed è anche a causa di questo che sopravvive il pregiudizio in base al quale la normativa sulla privacy sarebbe un ostacolo alla semplificazione e alla trasformazione digitale. Spesso invece la normativa risulta mal interpretata: il fine è quello di consentire l’uso e il trattamento di dati per innumerevoli fini leciti ma allo stesso tempo di eseguire tali trattamenti in modo da tutelare i diritti delle persone coinvolte.
Qui la mia intervista a Key4Biz: https://bit.ly/3qUb4D6
Qui il mio intervento in aula per la dichiarazione di voto del Movimento 5 Stelle:
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