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NOMINE RAI, LE PAROLE DI CONTE ESPRIMONO TUTTA LA GRAVITA’ DELLA DIREZIONE INTRAPRESA DA FUORTES

Condivido assolutamente le parole che il nostro presidente Giuseppe Conte ha pronunciato nella diretta di stasera.
📍«L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes poteva scegliere come affrontare le nomine. Ha scelto di sottrarsi a qualsiasi confronto nelle sedi istituzionali: ha rinviato l’incontro richiesto nei giorni scorsi dai consiglieri di amministrazione Rai e ha rinviato la convocazione già programmata davanti alla Commissione di Vigilanza Rai. Quanto al merito delle scelte, Fuortes poteva affidarsi a vari criteri: ha scelto di continuare ad applicare la vecchia logica che prevede di tenere conto delle istanze delle varie forze politiche. Nell’applicare questo criterio ha però scelto di escludere, fra tutte le forze dell’arco parlamentare, unicamente il Movimento 5 Stelle, partito di maggioranza relativa grazie a 11 milioni di elettori. Ci chiediamo che ruolo abbia giocato il governo in tutto questo.
A noi piace parlare ai cittadini in modo chiaro: le logiche che da tempo guidano il servizio pubblico non ci piacciono, non ci sono mai piaciute. Si chiama lottizzazione politica. Anche noi ci siamo ritrovati prigionieri di questo sistema che abbiamo denunciato molte volte, ma non abbiamo numeri sufficienti per modificarlo come abbiamo già proposto: un nostro disegno di legge è stato incardinato in Commissione in Senato, per intervenire sulla governance della Rai e liberarla finalmente dall’influenza della politica.
Fuortes non libera la Rai dalla politica, ma sceglie scientemente di esautorarne una parte: la più ampia, uccidendo qualsiasi parvenza di pluralismo. Siamo alla definitiva degenerazione del sistema.
Bene. Vorrà dire che, a partire da oggi, il Movimento 5 Stelle non farà sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico, ma altrove. E continueremo questa battaglia chiedendo il sostegno di tutti i cittadini». 📍
Parole che indicano la gravità della situazione in cui oggi si trova il paese, ostaggio di queste logiche.
Fuortes si è persino negato in Commissione di Vigilanza Rai, di cui faccio parte, e ha scelto di agire secondo la vecchia logica della lottizzazione, che noi vogliamo eliminare.
La scelta di non partecipare ai programmi Rai è il nostro segno di dissenso nei confronti di chi reputa il servizio pubblico un affare privato con cui curare i propri interessi.
Il Movimento 5 Stelle con Conte ha fatto la sua mossa perché la Rai possa cambiare.
Adesso è il momento per le altre forze politiche di dirci e dire pubblicamente ai cittadini cosa vogliono fare.