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DL CAPIENZE, M5S: NOSTRI EMENDAMENTI PER RIPRISTINARE GARANZIE PRIVACY

ROMA, 5 novembre – “E’ necessario fare modifiche sostanziali al decreto ‘Capienze’ per quanto riguarda il trattamento dei dati personali da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Per questo in commissione al Senato abbiamo depositato alcuni emendanenti puntuali”.
Lo affermano in una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali Vincenzo Garruti Maria Laura Mantovani, Gianluca Perilli, Vincenzo Maurizio Santangelo e Danilo Toninelli
“Come ha osservato in audizione il garante della privacy Pasquale Stanzione – aggiungono -, il decreto deve essere rivisto nella parte che liberalizza il trattamento e il passaggio dei dati personali dei cittadini tra Pubbliche Amministrazione e anche verso terzi. E’ giusto andare nella direzione della semplificazione per agevolare l’attuazione del Pnrr, ma con le previsioni del decreto si rischia di mettere a repentaglio la tutela della privacy dei cittadini. Cerchiamo di ottenere l’obiettivo della semplificazione senza creare un far west dei dati personali. Pertanto, con gli emendamenti interveniamo per ripristinare la base giuridica che permette il trattamento dei dati personali da parte delle PA, prevedendone però l’estensione agli atti amministrativo generali. Inoltre, con le nostre proposte si punta a evitare la diffusione al pubblico dei dati personali detenuti dalle PA; si prevede che sia data informazione agli interessati in caso di comunicazioni o diffusioni di dati; si ripristina la comunicazione preventiva al Garante in caso di comunicazioni dei dati per lo svolgimento di un pubblico potere; si prevede che la comunicazione di dati tra PA venga effettuata attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati; si stabilisce che il trattamento dei dati per pubblico interesse debba in ogni caso avvenire nel rispetto delle disposizioni del GDPR, come proporzionalità, necessità e minimizzazione dei dati; si prevede un aumento del contingente di personale dell’ufficio del Garante privacy, per far fronte alle nuove necessità di supporto alle PA”.