E lo ha fatto rivolgendosi ai partecipanti all’incontro mondiale dei Movimenti Popolari.

Papa Francesco ha richiamato a un cambiamento significativo che si fondi soprattutto sulla garanzia di un reddito minimo universale, di una riduzione del tempo trascorso al lavoro, sul diritto inalienabile alla casa e al lavoro per tutti, alla necessità di custodire la terra con cura e rispetto. E non ha mancato di invitare i politici ad ascoltare di più il popolo e meno le élite, sollecitando misure che redistribuiscano la ricchezza con equità.

I decisori politici, i governanti, gli amministratori, tutti coloro che si trovano oggi nei ruoli e nei luoghi dove si fanno scelte che possono cambiare le cose, ebbene, è tempo che si muovano nelle direzioni indicate.

Certo, non cambierà tutto domani, nessuno ha la bacchetta magica, ma non si può più tergiversare ignorando la necessità di un cambio di paradigma. Vero, non fittizio.

Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo scelto spesso le strade più impervie, per portare avanti battaglie per nulla scontate. Ci siamo scontrati con muri, difficoltà, resistenze; più ci si avvicina ai centri decisionali, più si incontrano difficili ostacoli da superare ed equilibri da ritrovare. Ma abbiamo preso la decisione di “starci” in queste difficoltà, per cambiare le cose da lì.