M5S: “CONTRATTI SETA E PROTESTE DIPENDENTI, I MINISTRI VERIFICHINO L’OPPORTUNITA’ DI UN TAVOLO DI CONFRONTO”
5 OTTOBRE – “Contratti mai uniformati tra le varie aree di riferimento, indennità erogate a certi dipendenti ma non ad altri, rimodulazioni nelle assunzioni, turn over continuo e turni spesso incompatibili con le esigenze di vita quotidiana dei lavoratori: sono solo alcune delle segnalazioni avanzate da alcuni sindacati di categoria e da dipendenti riguardo l’azienda di trasporti Seta, che gestisce i servizi di trasporto pubblico locale nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza”: così le parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani e Stefania Ascari, che si apprestano a depositare due interrogazioni, una al Senato e una alla Camera, ai ministri del lavoro e delle infrastrutture dove si chiede, tra l’altro, di valutare l’istituzione di un tavolo con l’azienda e i sindacati. A loro si associano i consiglieri comunali pentastellati di Modena Andrea Giordani, Giovanni Silingardi e Enrica Manenti.
“Risulta che Seta non abbia mai armonizzato i contratti di secondo livello in essere delle tre precedenti aziende e che abbia mantenuto una gestione differenziata di normativa e salario tra i dipendenti delle diverse aree geografiche – spiegano Mantovani, Ascari e i consiglieri – Ci sarebbero poi differenziazioni anche per i lavoratori assunti dopo il 2012, che dovevano essere temporanee e che invece sono divenute definitive. Quindi, di fatto, pare ci si trovi di fronte a ben sei contratti diversi all’interno della stessa azienda, anziché un contratto unico armonizzato”.
“Queste disparità si andrebbero a sommare a un continuo turn over di lavoratori e a nastri di lavoro fino a 14 ore, non omogenei sui tre bacini. E, sempre secondo i sindacati, Seta non avrebbe gestito in modo trasparente e corretto alcuni istituti contrattuali, come gli straordinari e i congedi parentali non pagati e turni di allattamento non corretti”.
“Tutto ciò si innesta in una situazione che vede il servizio di trasporto pubblico locale e in particolare scolastico, svolto nelle province di Modena, Reggio Emilia, e Piacenza, assolutamente inadeguato” aggiunge Mantovani.
“Nelle interrogazioni abbiamo chiesto dunque ai ministri competenti se intendano adottare iniziative ad hoc e se ritengano opportuno convocare un tavolo con le parti aziendali e sindacali interessate, per cercare al più presto una soluzione”.