MISURE ANTIPANDEMIA E BAMBINI: BISOGNA SCONGIURARE IL RISCHIO DI ESCLUSIONE E RECUPERARE I RITARDI NELL’EDUCAZIONE
Dopo un anno e mezzo di chiusure, dad e limitazioni, si registra anche in Italia una forte perdita nell’apprendimento, con una ”dispersione implicita” che sale di 2,5 punti nella media nazionale, con importanti disparità territoriali e la penalizzazione maggiore nel Mezzogiorno. Le analisi sono state diffuse da Save the Children, nel rapporto ”Build Forward Better”.
In Italia, la percentuale di studenti ”in dispersione implicita”, ovvero che non raggiungono livelli sufficienti sia in italiano che in matematica e inglese, alla fine del percorso di istruzione, è aumentata dal 7 al 9,5% su base nazionale.
Il divario territoriale resta altissimo: nel Nord il 2,6%, al Centro l’8,8% e nel Mezzogiorno il 14,8% (oltre 1 studente su 7). Sono proprio gli studenti più grandi (all’ultimo anno delle superiori) a soffrire di più del calo di competenze, non solo perché sono quelli che hanno totalizzato il maggior numero di settimane in Dad, ma anche perché alla fine si accumulano e si sommano tutti i ritardi subiti in tutto l’arco dei percorsi scolastici, a partire dalla scuola primaria.
Infatti la scuola italiana non registra questi ritardi solo a causa della pandemia, ma certamente ha portato all’evidenza tutti i limiti e le inadeguatezze dei metodi e dei programmi ormai troppo datati.
Per salvaguardare le competenze e i diritti delle persone che oggi sono in formazione e che saranno i cittadini di domani, al Senato abbiamo approvato la mozione per il miglioramento della didattica della matematica, proprio una delle tre competenze verso cui si punta il dito. Ci piacerebbe che il ministro competente ne facesse tesoro, mettendo in campo le necessarie azioni richieste dalla mozione.