È ORA DI RIPENSARE LA SCUOLA, DA TROPPI ANNI FORNISCE UNA PREPARAZIONE INADEGUATA. LA DAD HA DATO SOLO IL COLPO DI GRAZIA
I risultati degli Invalsi 2021 non hanno fatto che confermare un trend che procede, inesorabile, ormai da anni. Certo, la DAD ha dato il colpo di grazia, ma non possiamo gridare allo scandalo come se fossimo tutti sorpresi e colti alla sprovvista!
La metà dei ragazzi che esce dalla Maturità ha una preparazione compatibile con le competenze di terza media. Chi li assumerà questi giovani? Chi darà loro lavoro in una società dove oggi si richiedono sempre nuove competenze?
E se esiste questo problema, bisogna chiedersi dove affonda le sue radici. A ben guardare si scopre che già alla primaria la preparazione è inadeguata, e quindi i ragazzi arrivano alle medie impreparati e il gap poi non fa altro che aumentare.
E in questo quadro, la matematica è una delle materie, benché importantissima, su cui si evidenziano le maggiori sofferenze.
Dunque, occorre una presa di coscienza sincera, benché dura: la scuola non adempie da tempo al suo compito, non istruisce, non fornisce ai ragazzi gli strumenti per entrare nel mondo del lavoro e per costruirsi un ruolo nella società.
Bisogna essere coraggiosi e apportare modifiche sostanziali al metodo di insegnamento della matematica nella scuola primaria, introducendo anche l’informatica.
Sarà necessario utilizzare anche i fondi del Pnrr per un ampio progetto di formazione per gli insegnanti, in collaborazione con le università, in modo che non siano tentativi estemporanei polverizzati sul territorio o effettuati da enti non qualificati, ma percorsi formulati e svolti da docenti universitari insieme a dottorandi delle discipline della matematica e dell’informatica. Inoltre, occorrerà muoversi su un piano complessivo che coinvolga tutto il territorio nazionale.
Soltanto con un’azione così coraggiosa sarà possibile dare un impulso di rinnovamento alla scuola e invertire la tendenza degli apprendimenti.
L’obiettivo è quello che le bambine e i bambini alla scuola primaria si appassionino alla matematica e alle scienze, aderiscano con fervore e partecipazione alla scoperta di mondi del sapere in cui non si entra codificando tutto in aride formule, ma che devono essere raggiunti mediante ragionamento e procedimenti.
Solo insegnanti che saranno capaci di condurre le giovani generazioni su questa strada potranno fornire loro gli strumenti per affrontare il futuro in un modo positivo e ricco di soddisfazioni.