50 MILIONI PER ISTITUIRE LA RETE UNICA DI INTERCONNESSIONE DELLE SCUOLE ITALIANE: È SOLO LA RICHIESTA INIZIALE, CI VORRANNO ALTRI FONDI, E NOI ANDREMO AVANTI!
La proposta di legge a mia prima firma per istituire UNIRE, la rete unica pubblica che interconnetta le scuole italiane, è stata apprezzata dagli stakeholder, tant’è vero che soggetti auditi sui temi di questo decreto hanno rimarcato l’importanza di istituire tale rete. In aggiunta essa è sostenuta non solo in Italia, ma anche da rappresentanti di istituzioni ed enti a livello europeo.
Dunque, ora occorre anche mettere un punto fermo sui fondi necessari per la sua realizzazione. Per questo ho presentato un emendamento specifico al decreto legge che dispone del fondo complementare al PNRR, proprio per rimarcare con convinzione la necessità di finanziare quanto prima questa proposta che in tanti auspicano divenga presto realtà. Ho richiesto che siano previsti dieci milioni ogni anno dal 2022 al 2026, per un totale di 50 milioni su una cifra complessiva in gioco di un miliardo e mezzo.
Sì, questi fondi non saranno sufficienti per completare l’opera, ma nessuno ha intenzione di fermarsi qui. E se l’emendamento non dovesse passare, lo riproporrò, con il sostegno del gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera e al Senato.
La Rete deve assicurare il coordinamento delle piattaforme, dei sistemi e dei dati tra scuole, uffici scolastici regionali e ministero; otre all’omogeneità nell’elaborazione e trasmissione dei dati, il corretto funzionamento della didattica digitale integrata e la realizzazione e gestione dei servizi connessi alle attività predette.
Si tratta di un genere di servizi a cui le scuole non possono più rinunciare, pena il non rimanere al passo con le sfide educative e formative necessarie a garantire il futuro delle giovani generazioni.