Infanzia: M5S, interrogazione su sottrazioni minori a migranti a ministre Cartabia e Bonetti
(ANSA) – ROMA, 10 MAG – “Come emerso anche da notizie di stampa, il nostro Paese e’ stato condannato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo perche’ troppo spesso i tribunali italiani toglierebbero i figli piccoli alle donne migranti vittime di tratta, perche’ non sarebbero buone madri. Cio’ nonostante in molti casi si tratterebbe di equivoci dovuti alle differenze culturali o ai traumi subiti dalle donne, con i bambini che verrebbero in breve tempo adottati da famiglie italiane”. Lo dichiarano le parlamentari e i parlamentari del Movimento 5 Stelle componenti della commissione bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza.
“Il problema legato a tali vicende sarebbe l’utilizzo della procedura che si chiama ‘adozione a rischio giuridico’, ovvero la collocazione del bambino nella famiglia adottiva subito dopo la sentenza di primo grado. Il procedimento per l’accertamento dello stato di adottabilita’ puo’ durare molto tempo, alcune volte persino anni, e molto spesso i genitori adottivi sono all’oscuro dell’esistenza di un ricorso in atto da parte delle madri naturali. Pronunciandosi su un caso, la Corte europea ha chiarito che il nostro Paese non puo’ interrompere la frequentazione della madre con i figli fino alla fine del procedimento, a meno che non ci siano abusi o pericoli per minori, ed e’ necessario tutelare i diritti dei genitori naturali. Per questo abbiamo ritenuto urgente presentare un’interrogazione, a prima firma della deputata M5S Carmela Grippa e della senatrice Maria Laura Mantovani, alla ministra della Giustizia Marta Cartabia e alla ministra per le Pari opportunita’ e la Famiglia Elena Bonetti. Allontanare i minori a causa della precarieta’ economica o delle difficolta’ sociali e’ incostituzionale ed e’ nostro compito tutelare questi i minori e le loro madri”, concludono.