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Pubblica Amministrazione: Mantovani (M5S), in arrivo modifiche a riforma concorsi

(ANSA) – ROMA, 04 MAG – “I concorsi devono essere sempre un’opportunità per i giovani e per questo devono garantire selezioni basate sul merito. Dare troppo peso ai titoli significa tagliare fuori i neolaureati, anche i più bravi, o chi non può permettersi i costosissimi master. Per questo motivo sono in arrivo le modifiche alla riforma dei concorsi pubblici prevista dal governo nel famigerato articolo 10 del decreto legge dell’1 aprile”. Lo afferma la senatrice del MoVimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani, capogruppo nella commissione Affari Costituzionali. “Abbiamo la necessità – aggiunge – di unire due esigenze: innovare gli uffici pubblici con nuove competenze e anche esperienze maturate sul campo, in particolare di ordine scientifico, tecnologico e manageriale, così da avere una macchina pubblica finalmente all’altezza delle nuove sfide come quella del Piano di Ripresa europeo; allo stesso tempo non deve venire meno il rispetto del principio di uguaglianza per cui ogni cittadino ha il diritto di conquistare un posto di lavoro pubblico dimostrando competenze e abilità tramite concorso. I giovani neolaureati sono il futuro e dobbiamo dare loro più opportunità rispetto a prima, non meno. La battaglia del MoVimento 5 Stelle si è concretizzata con un pacchetto di emendamenti al Senato e grazie a questo impegno dal relatore del decreto è arrivato un emendamento riassuntivo che può migliorare di molto la situazione e accogliere le tante osservazioni giunte dai concorsisti. In particolare, si stabilisce che in sede di punteggio finale titoli e esperienze professionali possano pesare al massimo per un terzo; che la valutazione dei titoli per l’accesso al concorso possa esserci solo se si tratta di selezionare profili ad elevata specializzazione; che i titoli dovranno essere strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite. A nostro avviso sono modifiche importanti ma abbiamo già presentato una ulteriore proposta per dare a questi criteri una maggiore proporzionalità”. (ANSA)