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MANTOVANI (M5S): “VOUCHER PER LA BANDA ULTRALARGA ALLE FAMIGLIE: EMILIA ROMAGNA TRA I FANALINI DI CODA A CAUSA DI DECISIONI INSENSATE”

15 MARZO – “Tutta sbagliata la politica di Bonaccini sulla banda ultralarga. Sono tra i peggiori i risultati dell’Emilia Romagna per le richieste di voucher da parte delle famiglie per l’attivazione della banda ultralarga. Il 96% delle disponibilità (e si parla di oltre 4 milioni di euro) risulta ancora fermo, non richiesto e non utilizzato. E allora mi chiedo: è forse perché nel bando che ha formulato la Regione ha permesso le richieste solo a chi risiede nei Comuni montani? Un tale criterio limita enormemente il bacino di popolazione potenzialmente destinataria dell’agevolazione e non si capisce veramente il senso di questa scelta”: così la senatrice del MoVimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani.

«Lo Stato ha messo a disposizione 200 milioni di euro appositamente per aiutare le famiglie meno abbienti ad attivare la banda ultralarga soprattutto per poter garantire ai figli un’adeguata fruizione della didattica a distanza, che abbiamo visto essere indispensabile per poter seguire le lezioni scolastiche. Si tratta di soldi che sono disponibili dall’autunno 2020 e che sono stati suddivisi per le varie Regioni. Poi dovevano essere le Regioni stesse a stabilire i criteri con cui prevedere l’accesso ai voucher. E l’Emilia Romagna ha fatto una scelta miope e restrittiva, oltre che discriminatoria, mettendo a disposizione tali voucher solo a chi risiede nei Comuni di montagna (peraltro con le difficoltà che tutti ben conosciamo nel far arrivare il servizio in quelle aree! Quindi danno i voucher dove il servizio nemmeno arriva…assurdo!), mentre ci sono moltissime famiglie che ne avrebbero bisogno anche nelle città e nelle aree interne di pianura» prosegue la senatrice pentastellata.

«Ora ci si ritrova con quasi tutti i soldi ancora fermi e non richiesti e una vasta fetta di popolazione che ne avrebbe bisogno ma non li può richiedere. L’Emilia Romagna si è sempre riempita la bocca con gli obiettivi della banda ultralarga, ma i risultati di fatto non ci sono, nemmeno per quanto riguarda le infrastrutture digitali. Basti pensare che sono stati completati 40 cantieri su 1148 nel piano aree bianche. E in sei anni è un risultato meno che mediocre. Meno male che lo Stato ha iniziato a organizzare monitoraggi accurati per verificare finalmente l’efficienza (o l’inefficienza) con cui le Regioni rendono poi fruibili le misure e le agevolazioni per la popolazione. Così possono essere i cittadini stessi a trarre le loro conclusioni”.

Qui i dati https://bit.ly/3vnIgTi