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MANTOVANI (M5S): “ELEZIONI CONSORZI DI BONIFICA, NEGATO VOTO ELETTRONICO E OPACITA’ NEI RINNOVI DEI CONSIGLI: INTERROGAZIONE AI MINISTRI PERCHE’ SI FACCIA CHIAREZZA”

16 DICEMBRE – “Siamo di fronte a una situazione che richiede un monitoraggio approfondito, troppe le segnalazioni che si assommano su opacità e discriminazioni nelle elezioni per il rinnovo delle cariche dei Consorzi di Bonifica dell’Emilia Romagna”: così la senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani, che ha presentato un’interrogazione ai ministri delle politiche agricole e dell’ambiente.

“Basti pensare che il Tribunale di Piacenza ha sospeso le elezioni del Consorzio piacentino che si sarebbero dovute tenere lo scorso fine settimana per mancata attuazione del voto elettronico, che pure è previsto nello statuto del Consorzio stesso – prosegue Mantovani – Eppure risulta che la Giunta regionale dell’Emilia Romagna abbia respinto la richiesta di rinvio delle elezioni dei Consorzi, richiesta motivata dalle ricorrenti restrizioni alle possibilità di spostamento delle persone fuori dal proprio Comune di residenza a seguito dei provvedimenti antidiffusione dell’epidemia Covid-19, restrizioni che incidono negativamente sulla definizione delle liste elettorali e sulla partecipazione al voto”.

“Peraltro, a causa della scarsa informazione, la partecipazione al voto risulta essere bassa, inferiore all’1% degli aventi diritto, e molti consorzi per le attuali consultazioni non hanno utilizzato la modalità di voto in forma elettronica, mettendo a rischio sia la salute dei votanti sia la regolarità del voto – aggiunge la senatrice M5S – Desta poi perplessità il fatto che ci siano liste uniche, cosa che rende scontato l’esito dell’elezione. L’inasprimento delle misure di contenimento della pandemia in corso ha precluso la raccolta di firme di chi avrebbe voluto candidarsi, quindi è evidente che in queste condizioni l’esercizio del voto è viziato da un grave vulnus di mancanza di compiuta democrazia che non solo inficia la regolarità del voto e del suo esito, ma determina anche un gravissimo precedente di limitazione dei diritti di rappresentanza dei cittadini”.

“Peraltro, già nello scorso aprile è stata presentata da alcuni cittadini dell’Emilia Romagna una petizione al Parlamento europeo in cui si evidenziavano le criticità del sistema elettivo dei Consorzi di bonifica e si chiedeva un intervento da parte delle istituzioni europee – prosegue la senatrice Mantovani – il ruolo dei consorzi è fondamentale nell’ambito della sicurezza idraulica, della gestione delle acque destinate all’irrigazione, della partecipazione alla gestione di opere urbanistiche e della tutela del patrimonio ambientale e agricolo. Tali competenze incidono sugli interessi di un numero rilevante di cittadini e di imprese dell’Emilia Romagna, quindi è essenziale garantire massima trasparenza e partecipazione. Per questo ho chiesto ai ministri di attivarsi per verificare e valutare eventuali interventi”.

Qui di seguito il testo integrale dell’interrogazione depositata.

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Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. –

Premesso che:

si stanno svolgendo nella Regione Emilia-Romagna, fino al 19 dicembre 2020, le elezioni per eleggere 7 consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica. Gli elettori sono oltre 1,5 milioni, consorziati chiamati ad esprimere il proprio voto per scegliere i 20 componenti elettivi di ogni Consiglio che, insieme ai 3 Sindaci in rappresentanza dei Comuni del comprensorio, di cui 1 di un Comune montano, avranno il compito di gestire l’attività degli enti per i prossimi 5 anni;

gli aventi diritto al voto, chiamati presso i 98 seggi istituiti per l’occasione, sono consorziati, cioè proprietari di immobili, fabbricati e terreni, situati all’interno del comprensorio di un Consorzio, che ricevono un beneficio dall’attività di bonifica e per il quale contribuiscono alle spese di esercizio e manutenzione del complesso sistema idraulico. Gli elettori, in regola con i pagamenti, rappresentano oltre 130 milioni di contribuenza, contributi versati per il beneficio di difesa idraulica, presidio idrogeologico e irrigazione;

considerato che:

il Tribunale di Piacenza, con ordinanza dello scorso 11 dicembre, ha confermato la sua decisione del 30 novembre di sospendere le elezioni indette per il 13 e 14 dicembre per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza, in modo che esso possa procedere tempestivamente all’attuazione dell’articolo 18 del suo Statuto nella parte in cui prevede la regolamentazione delle modalità di voto in forma telematica;

per i ricorrenti, la decisione del Tribunale è importantissima, in quanto evidenzia come vi sia stata nella vicenda piacentina una “non legittima compressione del diritto di voto dei consorziati”, nel momento in cui il consorzio ha radicalmente escluso la possibilità degli stessi di esercitare il voto telematico nonostante tale modalità di voto sia espressamente e chiaramente prevista dall’articolo 18 dello Statuto, che, come evidenziato dal Tribunale stesso, è rimasto inattuato per ben otto anni, ossia per un periodo di tempo sicuramente irragionevole, rispetto al termine biennale previsto dallo Statuto per la sua attuazione;

rilevato che:

la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha respinto la richiesta di rinvio delle elezioni. Tale richiesta era motivata dalle restrizioni alle possibilità di spostamento delle persone fuori dal proprio comune di residenza, a seguito dei provvedimenti per contrastare la diffusione dell’epidemia COVID-19, restrizioni che hanno inciso negativamente sulla definizione delle liste elettorali e sulla partecipazione al voto;

a causa della scarsa informazione sul ruolo dei consorzi presso i contribuenti, la partecipazione al voto è da sempre molto bassa. Ad esempio, secondo quanto a conoscenza dell’interrogante, sono stati solo 260, circa lo 0,15 per cento degli aventi diritto, i votanti alle elezioni per il rinnovo degli organi del Consorzio di bonifica “la Pianura” di Ferrara (“lanuovaferrara.gelocal”, del 14 dicembre 2020);

molti consorzi, che hanno svolto le attuali consultazioni, non hanno utilizzato la modalità di voto in forma elettronica, mettendo a rischio, sia la salute dei votanti, sia la regolarità del voto;

la correttezza delle competizioni elettorali è stata anche inficiata dalla presenza, in ogni consorzio, di un’unica lista elettorale che ha reso scontato l’esito dell’elezione. L’inasprimento delle misure di contenimento della pandemia in corso ha precluso definitivamente alle liste di candidati che avessero voluto partecipare alle elezioni, di poter raccogliere le firme a sostegno dei tanti cittadini che avrebbero voluto candidarsi;

l’impossibilità degli spostamenti tra diversi comuni, se non per comprovati motivi di lavoro, salute ed estrema necessità, ha impedito, per esempio, a coloro che risiedono fuori dal comune del consorzio di apporre la propria firma di sostegno, oltre che ai potenziali candidati di poter incontrare gli stessi cittadini per illustrarne compiutamente programma e propositi, se eletti;

appare del tutto evidente che in queste condizioni l’esercizio del voto è stato viziato da un grave vulnus di mancanza di compiuta democrazia, che non solo ha inficiato la regolarità del voto e del suo esito, ma determinato anche un gravissimo e pericoloso precedente di limitazione dei diritti elettivi dei cittadini minando alla base lo stesso concetto di democrazia;

gli stessi siti dei consorzi che dovrebbero fornire informazioni circa le modalità delle votazioni, risultano spesso poco chiari e trasparenti nella pubblicazione di tali dati;

nello scorso aprile è stata presentata da alcuni cittadini dell’Emilia-Romagna una petizione al Parlamento europeo in cui si evidenziavano le criticità del sistema elettivo dei consorzi di bonifica e si chiedeva un intervento da parte delle istituzioni europee;

il ruolo dei consorzi è fondamentale nell’ambito della sicurezza idraulica, della gestione delle acque destinate all’irrigazione, della partecipazione alla gestione di opere urbanistiche e della tutela del patrimonio ambientale e agricolo. Tali competenze incidono sugli interessi di un numero rilevante di cittadini e di imprese dell’Emilia-Romagna,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti riportati e quali siano le loro valutazioni in merito;

se ritengano di attivarsi nelle sedi di competenza affinché sia garantita la trasparenza delle elezioni, sia di quelle attuali che di quelle future, di tutti i consorzi di bonifica in Emilia-Romagna e in tutte le altre zone del Paese, nonché la massima partecipazione e rappresentatività di tutti gli aventi diritto alle consultazioni per tali organismi, che svolgono un ruolo cruciale sul territorio locale e nazionale.