M5S: “Goldoni, ora che si apre uno spiraglio per il marchio, si salvaguardi l’occupazione. Intervenga anche il Ministero del Lavoro”
2 OTTOBRE – “Da quanto sta accadendo in queste ultime ore, pare che si vada ad aprire uno spiraglio per la Goldoni di Carpi, grazie anche all’interessamento mostrato dal Mise. Ma è bene non abbassare la guardia e se veramente sarà possibile salvaguardare il marchio, a maggior ragione occorrerà fare tutto il possibile per tutelare l’occupazione. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro, chiedendo se intenda adottare iniziative, di concerto con il Mise, per salvaguardare i livelli occupazionali, evitare che i lavoratori restino privi di tutele e scongiurare la delocalizzazione di un’impresa storica nonché la perdita di un know-how tecnico e professionale di alto livello”: così i senatori M5S Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, Michela Montevecchi e Marco Croatti.
“La Goldoni Trattori occupa circa 220 dipendenti e ha peraltro un importante indotto di aziende medio piccole del territorio legate alla filiera della meccanica agricola – proseguono i parlamentari pentastellati – I sindacati hanno denunciato il totale disinteresse da parte della proprietà cinese per una continuità produttiva dell’azienda, di cui avrebbe smantellato la rete di vendita provocando un continuo e netto calo di commesse che ha poi portato a una diminuzione della produzione e infine alla sua completa sospensione. Allo stesso tempo, sempre secondo quanto ricostruito dai sindacati, la nuova proprietà avrebbe acquisito tutto il know-how, traghettando in Cina ogni conoscenza ed esperienza sia dal punto di vista tecnico-progettuale che da quello delle lavorazioni produttive”.
“Questa situazione sta destando molta preoccupazione in quanto, con la precedente crisi del 2016, sono stati esauriti gli ammortizzatori sociali che allora consentirono il passaggio di proprietà, la salvaguardia dello stabilimento e dell’occupazione. Chiediamo dunque che il Ministro del Lavoro valuti di attuare tutte le misure possibili a tutela di questi lavoratori”.
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La nota stampa è stata ripresa da Il Resto del Carlino