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M5S: «LIBRI E KIT DIDATTICI PER LE SCUOLE: ALL’EMILIA ROMAGNA 7,3 MILIONI»

«Per le scuole secondarie di I e II grado all’Emilia Romagna arriveranno oltre 7,3 milioni per acquistare supporti, libri e kit didattici anche da concedere in comodato d’uso a studentesse e studenti in difficoltà, garantendo così pari opportunità e diritto allo studio. Per le scuole del primo ciclo i finanziamenti ammontano complessivamente a 1 milione e 947mila euro, mentre per quelle del secondo ciclo a 5 milioni e 382mila euro. Questo ulteriore intervento si aggiunge ai fondi per gli interventi di adeguamento delle strutture, degli edifici e degli spazi scolastici, a quelli per l’acquisto dei dispositivi tecnologici e per il rafforzamento della didattica digitale, oltre al denaro già speso per fronteggiare adeguatamente gli esami di fine ciclo che gli studenti hanno sostenuto. È chiaro che chi attacca la ministra Azzolina e il suo operato fa polemica strumentale senza guardare ai fatti»: così i parlamentari del MoVimento 5 Stelle dell’Emilia Romagna Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli, Vittorio Ferraresi e Stefania Ascari.

QUI la tabella per il primo ciclo, con le scuole che hanno ricevuto i fondi

QUI la tabella per il secondo ciclo, con le scuole che hanno ricevuto i fondi

«Di fatto per la scuola nel nostro paese, da gennaio a oggi sono stati stanziati sette miliardi, contro tagli pari a 8,5 miliardi dei governi nelle legislature precedenti: ecco la differenza tra ciò che accadeva prima e ciò che accade ora – proseguono i parlamentari M5S – È stato anche sollevato un polverone sul bando per l’acquisto di banchi monoposto, che ha oscurato il dato più importante, e cioè l’investimento per acquistare fino a 3 milioni di banchi e sedute per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Nessuno sta imponendo alcuna specifica tipologia: saranno le scuole stesse a decidere, in base alle proprie esigenze».

«Basta fake news e allarmismi: chi semina panico o diffonde falsità sta solo facendo male a studentesse e studenti e alle loro famiglie. Piuttosto, occorre collaborazione e senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti».