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Prestito d’onore per gli studenti universitari in materie scientifiche: disegno di legge

Un Disegno di legge per introdurre il prestito d’onore per gli studenti che si iscrivono a corsi di laurea in materie scientifiche: è la proposta di cui sono prima firmataria e che ho avanzato sulla piattaforma Rousseau e che sottopongo all’attenzione di tutti gli iscritti per raccogliere osservazioni, opinioni ed eventuali spunti utili di integrazione.

L’intenzione è poi quella di presentare il DDL alla Commissione competente perché lo esamini e ne avvii l’iter.

Ritengo importantissimo aggiungere questo tassello alle attuali misure per l’incentivazione della cultura universitaria e scientifica nel nostro paese.

Abbiamo un numero ancora basso di laureati in scienze, tecnologie, ingegneria e matematica, circa il 26,5% dei laureati in un anno solare. E pensare che evidenziano buone performance alla prova del mercato del lavoro! A cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari all’89,3% (+4,1 punti percentuali rispetto ai laureati non STEM). Ed è proprio per incentivare la formazione di laureati in STEM che uno strumento possibile è quello del prestito d’onore.

Quindi, il disegno di legge che ho posto all’attenzione di tutti gli iscritti a Rousseau va in questa direzione. Fino al 14 settembre sarà possibile presentare riflessioni, considerazioni e commenti QUI

L’articolo 1 prevede la concessione di prestiti d’onore come sostegno agli studi al fine di incentivare la formazione di laureati in scienze, tecnologie, ingegneria e matematica, in prospettiva della ricerca di un’occupazione coerente con gli attuali sviluppi del mercato del lavoro ed è riconosciuto agli studenti che si immatricolano a tali corsi di laurea. Gli studenti devono avere un’età non superiore a 25 anni e aver terminato un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado. Per accedere al prestito devono conseguire nel primo anno di immatricolazione 60 crediti formativi universitari.

L’articolo 2 istituisce il Fondo integrativo per la concessione dei prestiti d’onore per gli studenti iscritti ai suddetti corsi con una dotazione iniziale pari a 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Esso può essere integrato da donazioni effettuate da parte di soggetti e imprese privati ed è alimentato anche con la restituzione dei prestiti d’onore concessi e poi decaduti.

L’articolo 3 prevede che la concessione dei prestiti d’onore sia regolata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Con tale atto viene inoltre fissato l’importo minimo che deve comunque non essere inferiore a 1000 euro mensili. Le modalità della concessione sono disciplinate da Regioni, province autonome e Università.

L’articolo 4 disciplina la restituzione del prestito, prevedendo anche una serie di cause per la restituzione anticipata dello stesso, o per la decadenza del diritto dello studente al beneficio previsto.

Infine, l’articolo 5 contiene la copertura finanziaria.