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Pisano: «App Immuni: volontaria, anonima, senza diario sanitario»

App Immuni, arriva il chiarimento della ministra Pisano: sarà volontaria, anonima, senza diario sanitario e i dati saranno cancellati a obiettivo raggiunto

Le informazioni ci sono state fornite il 29 aprile dalla ministra Paola Pisano, che è stata ascoltata in Commissione Lavori Pubblici al Senato.

👉 La App rispetterà cinque punti fondamentali:
1. Che l’intero sistema integrato di contact tracing sia interamente gestito da uno o più soggetti pubblici e che il suo codice sia aperto e suscettibile di revisione da qualunque soggetto indipendente voglia studiarlo;
2. Che i dati trattati ai fini dell’esercizio del sistema siano resi sufficientemente anonimi da impedire l’identificazione dell’interessato
3. Che la decisione di usare la soluzione tecnologica sia liberamente assunta dai singoli cittadini;
4. Che, raggiunta la finalità perseguita, tutti i dati, ovunque e in qualunque forma conservati, con l’eccezione di quelli aggregati e pienamente anonimi a fini di ricerca o statistici, siano cancellati con conseguente garanzia assoluta per tutti i cittadini di ritrovarsi, dinanzi a soggetti pubblici e privati, nella medesima condizione nella quale si trovavano in epoca anteriore all’utilizzo della soluzione;
5. Che la soluzione adottata – nelle sue componenti tecnologiche e non tecnologiche – possa essere considerata, almeno in una dimensione prognostica, effettivamente efficace sul piano epidemiologico.

📌 La Pisano ha anche spiegato che non conterrà assolutamente il diario sanitario, non accederà alla rubrica nel cellulare, non invierà sms e non chiederà il numero di telefono all’utente. Gli utenti non verranno mai geolocalizzati e inoltre la App potrà funzionare anche con un’adesione del 25-30% e che per chi non ha cellulare non si pensa affatto al braccialetto.
Il proprietario dei dati è il Servizio sanitario nazionale e il ministero della Sanità ne è responsabile. È stato inoltre puntualizzato che si farà in modo che la App sia unica a livello nazionale e interoperabile a livello europeo.

. Saranno anche attivati “un call center di primo livello, su eventuali problemi tecnici al momento dell’installazione, e un call center di secondo livello, per quando il cittadino riceverà il messaggio su un contatto con una persona positiva”.

. Ulteriore importante dettaglio: la compagine societaria dell’azienda che ha sviluppato l’app Immuni è composta “da quattro ragazzi italiani che detengono il 90% della società; il restante 10% è detenuto in parte da soggetti privati e in parte da un fondo”. La società “non è stata pagata, sta lavorando a titolo gratuito, dimostrando che anche nei giovani in momenti come questi è radicato l’amore per la Patria”.