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MANTOVANI (M5S): DISTINGUERE APP IMMUNI DA DIARIO CLINICO CITTADINI. SPERANZA SI FACCIA GARANTE PRIVACY CITTADINI

“Per garantire ai cittadini il totale rispetto della privacy che il Governo ha affermato di voler tutelare nel processo di digitalizzazione del tracciamento dei positivi a Covid-19 la App Immuni deve essere separata e distinta dal diario clinico/sanitario di ogni singola persona. Dovranno essere due App distinte. Il Ministro Speranza e il commissario Arcuri dovranno tenere ben presente questa esigenza e siamo certi che non esiteranno a farsi garanti della tutela della privacy e dei dati sensibili della popolazione”. Così la senatrice M5S Maria Laura Mantovani.
«Chi, al dicastero dell’Innovazione si occupa di queste tematiche ha ben presente la questione, che è prioritaria. Come sostiene il professor Giuseppe Attardi, ordinario di Informatica dell’Università di Pisa, la App Immuni dovrebbe aderire alle indicazioni della UE e dei gruppi internazionali che stanno collaborando ai protocolli di segnalazione di esposizione al contagio. Immuni utilizzerà solo identificativi anonimi temporanei, scambiati tramite BlueTooth, senza incamerare dati sensibili delle persone o sui loro spostamenti, raccogliendo solo dai contagiati e col loro consenso la minima quantità di dati anonimi. Attardi sottolinea correttamente che la app dovrà avere la funzione di aiutare le persone a ricostruire eventuali loro incontri ravvicinati con persone contagiate. Questo compito finora viene svolto manualmente dagli operatori sanitari, ma è incompleto e richiede troppo tempo. Le persone che scoprissero di avere avuto contatti a rischio potranno rivolgersi al proprio medico. In particolare aiuterà i sanitari a effettuare test più mirati”.
“Voglio ribadirlo: installare la App immuni rappresenterà una forma di rispetto reciproco e buona pratica di convivenza civile all’interno della comunità e l’auspicio è che la installino tutti, anche se l’adesione sarà comunque volontaria. Il diario clinico invece prevede la compilazione da parte del cittadino di informazioni riguardanti la propria salute e i propri comportamenti, quindi dovrà avere una privacy policy totalmente differente e finalità differenti; servirà cioè in un momento successivo, se e quando il cittadino lo vorrà e darà il consenso. La App Immuni non presupporrà nessuna invasione della privacy, a patto però che venga tenuta distinta appunto dal diario clinico”.