Concorso per dirigenti dello Stato: la ministra Dadone chiarisce le procedure
La ministra Fabiana Dadone ha risposto, giovedì 13 febbraio, alla mia interrogazione sulle presunte irregolarità chiarendo le procedure e fugando i dubbi.
Si tratta di un concorso realizzato dalla SNA Scuola nazionale dell’amministrazione relativo alla selezione di dirigenti statali, le cui prove preselettive si sono tenute l’anno scorso.
In merito ai questionari differenti somministrati ai candidati, la ministra ha spiegato che, dato il numero elevatissimo di domande (20.000), «non è stato possibile individuare strutture presso le quali organizzare in una sola sessione la prova pre-selettiva». Tale altissima partecipazione «comporta lo svolgimento in giornate differenti ed è indispensabile modificare per ogni sessione il contenuto dei questionari al fine di assicurare a tutti i candidati di partecipare con pari possibilità di successo».
La ministra ha poi spiegato anche la questione dei codici identificativi che sono stati apposti dal personale, «in seduta pubblica e davanti alla commissione esaminatrice per garantire l’anonimato», con successiva predisposizione delle graduatorie, apertura delle buste e attribuzione dei nominativi. Dadone ha inoltre sottolineato come i questionari fossero stati «predisposti tutti secondo i criteri individuati dal bando di concorso e dall’avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale».
Il Ministro ha infine assicurato che le amministrazioni interessate hanno risposto alla richiesta di informazioni fatta dal TAR del Lazio, cui si erano rivolti alcuni concorsisti per segnalare le anomalie riportate nell’interrogazione.
Mi ritengo soddisfatta della risposta ottenuta.
Ritengo sia assolutamente opportuno che le amministrazioni interessate diano una risposta puntuale ai ricorrenti e in generale a tutti coloro che hanno affrontato il concorso.
Ringrazio quindi la Ministra per la verifica effettuata e per la risposta odierna che chiarisce diversi aspetti della vicenda e mette in luce le modalità adottate, e come parlamentare mi impegno a seguire gli ulteriori eventuali sviluppi della stessa.
L’occasione di oggi è utile per ribadire che è compito dello Stato tutelare tutti i candidati che, dopo anni di studio e ingenti spese sostenute per la preparazione, affrontano una qualsiasi prova concorsuale e chiedono che essa, per qualsiasi livello, sia svolta con la massima trasparenza.
Lo Stato deve ribadire che per accedere ad una carica pubblica i primi elementi da valutare sono il merito e la competenza e nessuna altra scorciatoia è ammissibile. Come Movimento 5 Stelle in Parlamento e al Governo ci batteremo sempre perchè questi principi siano rispettati in tutte le selezioni pubbliche.
Qui la videoregistrazione della risposta e della mia controreplica