IN SENATO LA MIA RELAZIONE SUL RIORDINO MINISTERIALE
In Senato è stato ieri approvato il disegno di legge sul riordino dei ministeri. Come relatrice del provvedimento ho sottolineato in Assemblea le misure previste nel testo e gli emendamenti approvati nel corso dell’esame in Commissione.
Tra le previsioni più rilevanti vi è il trasferimento del Turismo dal Ministero dell’Agricoltura al Ministero dei Beni culturali. Con tale decreto il turismo torna ad essere percepito come un vero e proprio bene culturale da parte dello Stato.
Era necessario riportare tale settore tra le competenze del Ministero che si occupa di cultura per l’elevata mole di beni o luoghi culturali sui quali il paesaggio italiano può contare. Ciò testimonia la volontà di questo Governo e di questa maggioranza di investire molto su di esso.
Un’altra misura importante riguarda il commercio estero: aver messo tutte le politiche di tale settore sotto il Ministero degli Esteri, consentirà al nostro Paese un’azione più efficace ed efficiente soprattutto nella tutela del Made in Italy nel mondo. Parliamo delle eccellenze dei nostri imprenditori in campi come l’enogastronomia, la meccanica, la farmaceutica.
Come ha riferito recentemente il Ministro degli Esteri, i nostri ambasciatori ogni giorno con la propria rete delle ambasciate e dei consolati promuovono a livello internazionale queste peculiarità del nostro Paese. L’export italiano è aumentato anche in questi mesi in cui in Europa la situazione non è delle migliori, con l’economia della Germania che non sta andando bene. Non basta: per fronteggiare le difficoltà esistenti bisogna guardare fuori dall’Europa: all’Est del mondo, al Medio Oriente, ma anche Paesi africani con economie fiorenti o che si stanno sviluppando.
Da relatrice ho inoltre presentato un emendamento anche per riorganizzare il Ministero dei trasporti. Si modifica l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Si ridefiniscono i suoi compiti istituzionali. Si stabilisce che il personale autorizzato dell’Agenzia possa accedere in modo incondizionato alle infrastrutture, ai cantieri, alle sedi legali e operative, a tutta la documentazione pertinente.
Infine, è importante sottolineare che il provvedimento permette che i ministeri interessati possano riorganizzarsi al proprio interno, senza eccessiva burocrazia, attraverso decreti del Governo e non del Presidente della Repubblica. Ho proposto ed ottenuto che lo stesso strumento venisse utilizzato anche per il Ministero delle infrastrutture e trasporti, in modo da accelerare la riorganizzazione interna.
Il provvedimento ora passa alla Camera per la definitiva conversione in legge che speriamo avvenga in tempi brevi in modo che i Ministeri possano lavorare al meglio sulle materie di loro competenza.
Di seguito la relazione completa
RELAZIONE Sen. MANTOVANI
AS 1493-A
Decreto-legge n. 104 del 2019 – Riordino ministeri
Gentile Presidente, rappresentante del Governo, colleghe Senatrici e colleghi Senatori,
Il disegno di legge all’attenzione oggi dell’Aula, dopo l’esame della 1a Commissione, reca la conversione in legge del decreto-legge n. 104 del 2019, in materia di riordino dei ministeri.
Il primo degli otto articoli di cui si compone il decreto-legge ritrasferisce al Ministero dei beni e delle attività culturali le funzioni in materia di turismo attualmente esercitate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Prevede, in particolare, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie, oltre che delle funzioni esercitate in materia di turismo, dal Ministero delle politiche agricole al Ministero per i beni e le attività culturali. Fanno eccezione le risorse relative alla Direzione generale per la valorizzazione dei territori e delle foreste non riferite ad attività di sviluppo, promozione e valorizzazione del turismo, che si considera collocata nell’ambito del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale.
Presso il Ministero dei beni culturali, oltre ai posti funzione di un dirigente di livello generale e di due dirigenti di livello non generale, con un emendamento approvato durante l’esame in Commissione sono istituiti ulteriori venticinque posti di dirigente di livello non generale per soprintendenze, biblioteche e archivi. PARRINI 1.13 (riformulato)
Fino al 31 dicembre 2019, per lo svolgimento delle funzioni in materia di turismo, il MINISTERO DEI BENI CULTURALI si avvale delle competenti strutture e dotazioni organiche del MINISTERO DELL’AGRICOLTURA. Dal 1° gennaio 2020 sono ritrasferite dal MINISTERO DELL’AGRICOLTURA al MINISTERO DEI BENI CULTURALI le risorse umane, strumentali e finanziarie individuate dal D.P.C.M. 12 novembre 2018.
La dotazione organica del MINISTERO DEI BENI CULTURALI è incrementata in misura corrispondente al personale non dirigenziale trasferito dal Dipartimento del turismo del MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, con contestuale riduzione della dotazione organica di quest’ultimo Ministero.
Sono inoltre apportate alcune novelle al decreto legislativo n. 300 del 1999 di riforma dell’organizzazione del Governo, e, infine, si dispone che entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge lo statuto dell’ENIT-Agenzia nazionale del turismo sia modificato al fine di prevedere la vigilanza da parte del MINISTERO DEI BENI CULTURALI.
In Commissione, è stata approvata una norma che consente l’ulteriore assunzione di personale per assicurare i servizi essenziali dì accoglienza e di assistenza al pubblico, vigilanza, protezione e conservazione dei beni culturali (EMENDAMENTO 1.0.2 PARRINI)
Con un emendamento aggiuntivo del Governo, è stato inoltre autorizzato il Ministero ad avvalersi di ALES SPA per lo svolgimento delle attività di accoglienza e vigilanza nei musei, nei parchi archeologici statali nonché negli altri istituti e luoghi di cultura, nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali necessarie a soddisfare il fabbisogno di personale del Ministero da impiegare in tali attività. Sono state anche riconosciute risorse aggiuntive per i lavoratori coinvolti in specifici progetti locali presso gli Istituti e i Musei dotati di autonomia speciale. (EMENDAMENTO 1.0.1000 E SUBEMENDAMENTO)
L’articolo 2 dispone il trasferimento al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale delle funzioni esercitate dal Ministero dello sviluppo economico in materia di definizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l’estero e di sviluppo dell’internazionalizzazione del sistema Paese.
Le risorse umane, strumentali e finanziarie della Direzione generale per il commercio internazionale del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO sono trasferite al MINISTERO DEGLI ESTERI a decorrere dal 1° gennaio 2020.
Con apposito decreto della PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, si provvede ad individuare, mediante apposita graduatoria, distinta tra personale dirigenziale e non, secondo il criterio prioritario dell’accoglimento delle manifestazioni d’interesse espresse sulla base di un apposito interpello, 100 unità di personale non dirigenziale e 7 unità di personale dirigenziale non generale, tra quelle assegnate alla Direzione generale per la politica commerciale internazionale e alla Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi, del Ministero dello Sviluppo Economico, da trasferire al MINISTERO DEGLI ESTERI contestualmente alle risorse strumentali e finanziarie.
Seguono alcune modifiche al decreto legislativo n. 300 del 1999 volte ad integrare le attribuzioni del Ministero degli affari esteri nonché a sopprimere alcune competenze del Ministero dello sviluppo economico.
Ulteriori disposizioni intervengono sulla disciplina dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Agenzia ICE).
Ulteriori previsioni riguardano la disciplina del Piano per la promozione straordinaria del made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia, di cui all’articolo 30 del decreto-legge n. 133 del 2014 e il trasferimento al MINISTERO DEGLI ESTERI delle funzioni – già spettanti al MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – concernenti i rapporti con la Società SIMEST e l’esercizio delle relative funzioni di vigilanza e indirizzo.
Con un emendamento approvato in Commissione, viene aggiunta al predetto Piano, quale azione con dotazione finanziaria, il sostegno alle micro e piccole imprese per la partecipazione di bandi europei ed internazionali. GARRUTI 2.20
Con un emendamento del Governo sono previste ulteriori modifiche normative in conseguenza del trasferimento delle suddette funzioni, mentre rimane in capo al MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO la Presidenza del Comitato per l’attrazione degli investimenti esteri (EMENDAMENTO 2.1000).
Con il medesimo emendamento, vengono fatte salve le competenze del Ministero dello sviluppo economico quale amministrazione vigilante sulle Camere di commercio all’estero di cui alla Legge n. 518/1970; mentre si trasferiscono al MAECI la sede e la competenza sull’Osservatorio economico per la raccolta, lo studio e l’elaborazione dei dati concernenti il commercio estero, distinti per flussi di importazione ed esportazione di merci, prodotti e servizi e per aree geo-economiche.
Sempre l’articolo 2 interviene anche sulla composizione del Comitato agevolazioni, organo competente ad amministrare il Fondo rotativo per la concessione di contributi agli interessi per il finanziamento di crediti all’esportazione di cui all’articolo 3 della legge n. 295 del 1973 e l’ulteriore Fondo rotativo per l’internazionalizzazione di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 251 del 1981.
Sono apportate alcune modifiche alla legge 18 novembre 1995, n. 496 di ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio e uso di armi chimiche e sulla loro distruzione, volte a trasferire al MINISTERO DEGLI ESTERI le competenze sulle autorizzazioni per le esportazioni di materiali che rientrano nella Convenzione.
Le ulteriori modifiche dell’articolo 2 riguardano il decreto legislativo n. 221 del 2017 di recepimento della normativa europea di riordino e semplificazione delle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso e dell’applicazione delle sanzioni in materia di embarghi commerciali, nonché per ogni tipologia di operazione di esportazione di materiali proliferanti. In particolare, sono trasferite al MINISTERO DEGLI ESTERI le competenze relative alle autorizzazioni per le esportazioni di beni e materiali a duplice uso.
Si dispone, altresì, che entro il 15 dicembre 2019 debbano essere apportate al regolamento di organizzazione del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO le modifiche conseguenti alle disposizioni dell’articolo in esame e che, fino al 31 dicembre 2019, il MINISTERO DEGLI ESTERI si avvalga delle competenti strutture e dotazioni organiche del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO.
L’articolo 3 provvede alla rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia e delle Forze armate.
Si tratta delle risorse stanziate nel fondo, istituito dall’articolo 35 del decreto-legge n. 113 del 2018, per l’adozione di provvedimenti normativi in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, ivi comprese le Capitanerie di porto. Il fondo, su indicazione di un emendamento governativo, viene aumentato di 60 milioni e 500 mila euro annui a decorrere dall’anno 2020 (em. 3.0.1000)
Il decreto dispone, inoltre, lo stanziamento di risorse aggiuntive per il pagamento dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario svolte dal personale delle Forze armate impegnato nell’operazione “Strade sicure”, per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2019.
Con un emendamento del Governo approvato in Commissione vengono sostituite le tabelle B e C allegate al decreto legislativo n. 217 del 2005: la prima riguarda le qualifiche dei dirigenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e incarichi di funzione ad essi conferibili; la seconda le misure dello stipendio tabellare, delle indennità di rischio e mensile e dell’assegno di specificità del personale del Corpo (EMENDAMENTO 3.0.2000).
L’articolo 4 istituisce, fino al 31 dicembre 2020, la struttura tecnica per il controllo interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di potenziare i controlli di regolarità amministrativa e contabile e di controllo di gestione. Sono definite le funzioni e la dotazione organica della struttura, nonché la relativa copertura finanziaria. Con un emendamento che ho presentato come relatore si prevede che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, fino al 31 luglio 2020, possa procedere con DPCM alla riorganizzazione, anche con riferimento ai compiti ed alle funzioni previste dalla norma in esame, dei propri uffici, ivi compresi quelli di diretta collaborazione. Inoltre, con il medesimo emendamento, si modifica la normativa inerente l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, ridefinendo i suoi compiti istituzionali e chiarendo che l’attività svolta dall’Agenzia non esclude gli obblighi, i compiti e le responsabilità degli enti proprietari e dei gestori delle infrastrutture previste dalla normativa vigente. Infine si prevede che il personale autorizzato dell’Agenzia, possa accedere in modo incondizionato alle infrastrutture, ai cantieri, alle sedi legali e operative, nonché a tutta la documentazione pertinente detenuta dagli enti proprietari e dai gestori dell’infrastrutture (EMENDAMENTO RELATORE 4.200).
L’articolo 5 novella l’articolo 37 del decreto legislativo n. 300 del 1999, in materia di organizzazione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Nello specifico prevede che il Ministero dell’ambiente si articoli in dipartimenti, disciplinati ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 300 medesimo, in numero non superiore a due, in riferimento alle aree funzionali definite all’articolo 35 dello stesso decreto legislativo.
L’articolo 6 reca disposizioni in materia di dotazione organica del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. A tal fine novella l’articolo 1, comma 345, della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019) – che aveva disposto l’incremento della dotazione organica del Ministero – riducendo da due a uno i posti di livello dirigenziale generale.
Con riferimento alle modalità di riordino e semplificazione dell’organizzazione dei vari ministeri, si segnala che il provvedimento prevede che i regolamenti di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali, del Ministero delle politiche agricole e forestali, del Ministero dell’ambiente e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca siano adottati con D.P.C.M., ai sensi dell’articolo 4-bis del decreto-legge n. 86 del 2018, in deroga al procedimento ordinario stabilito dall’articolo 17, comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988.
L’articolo 7 stabilisce la proroga delle funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, per il Presidente e i componenti del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) fino all’insediamento del nuovo Consiglio, e comunque fino a non oltre il 31 dicembre 2019.
L’articolo 8, in conclusione, reca disposizioni sull’entrata in vigore del decreto-legge.
Ringrazio il Presidente, tutte le colleghe Senatrici e i colleghi Senatori della Commissione, il rappresentante del Governo e ovviamente gli uffici per l’ottimo lavoro svolto e l’invito l’Aula ad approvare la conversione del decreto in legge.