ITALIA DIGITALE. UN DDL PER LA SVOLTA COSTITUZIONALE
Coordinare le infrastrutture e le piattaforme informatiche, i dati e i processi a livello nazionale. È il cuore del disegno di legge di modifica costituzionale a mia prima firma.
L’Italia non sfrutta tutte le potenzialità fornite dalla Rete e dalle tecnologie informatiche attualmente a disposizione. La nostra Carta costituzionale non prevede un forte coordinamento centrale e la frammentazione è diffusa perché gli enti sono rimasti ancorati a modelli che oggi sono sorpassati.
Quasi inevitabili sia gli indici internazionali che declassano il nostro Paese sia gli effetti negativi per i cittadini. I danni sono causati dalla disomogenea digitalizzazione amministrativa.
È ora di porre un rimedio. Occorre pensare a nuove infrastrutture come un cloud nazionale da connettere a quello europeo che è in itinere. Occorre rilanciare le inversioni di tendenza positive, come l’Anagrafe digitale, PagoPA e Spid.
Con un forte coordinamento centrale previsto in Costituzione saranno possibili effetti virtuosi a cascata, tra cui:
– aumentare la competenza;
– aumentare la trasparenza;
– aumentare la competitività delle imprese;
– aumentare la competitività del sistema produttivo;
– diminuire i costi burocratici;
– virare in modo più deciso verso i progetti d’intelligenza artificiale;
Sono temi attuali che riguardano tutti. Invito quindi tutti a inviare suggerimenti. Come? Basta accedere alla sezione Lex della piattaforma dell’Associazione Rousseau del MoVimento 5 Stelle per inviare commenti e suggerimenti.
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