LO IUS CULTURAE È UNA PRIORITÀ PER L’ITALIA
L’Italia ha bisogno di riconoscere più diritti ai suoi cittadini. E cittadini devono essere gli stranieri regolarmente presenti sul nostro territorio.
Sono nati nel nostro Paese o vi sono trasferiti giovanissimi. Hanno studiato nelle scuole italiane con studenti italiani, hanno iniziato a lavorare con aziende italiane.
L’Italia attende una riforma da 15 anni. Nel 2018 ho impegnato il governo con un ordine del giorno in Prima Commissione durante la discussione del Decreto Sicurezza.
Oggi i tempi burocratici sono troppo lunghi. Le domande per la cittadinanza vanno presentate al compimento della maggiore età e passano mesi se non anni prima del conferimento.
Pertanto, ho domandato al Governo di impegnarsi a “valutare l’opportunità di prevedere una riforma organica delle fattispecie per la concessione della cittadinanza italiana”. Con l’ex alleato della Lega non è stato possibile. Il collega M5S Giuseppe Brescia ha da poco rilanciato il tema dello Ius Culturae.
Sono certa che con le nuove compagini alleate con il MoVimento 5 Stelle nel Governo Conte 2 si potrà trovare la comunità d’intenti di cui un Paese civile come il nostro ha bisogno.