IL PREMIER CONTE IN SENATO: UNA GOVERNANCE EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE. APPROVATA RISOLUZIONE M5S-LEGA
Solidarietà ed equa condivisione. Decisa politica comunitaria dei rimpatri. Contrasto al traffico illegale degli esseri umani.
Ecco i pilastri indicati dal premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio è intervenuto con un’informativa in Senato in merito alla risposta dell’Italia a Bruxelles.
“L’Italia intende rispettare le regole europee – ha ribadito il premier – senza che ciò impedisca che, come Paese fondatore e terza economia del continente, ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l’Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita”.
Profonda convinzione “della nostra politica economica” ha dimostrato Conte, proponendo poi una governance europea multilivello sull’immigrazione. Le novità principali in merito sono i corridoi umanitari e una politica condivisa sui rimpatri.
In fatto di diritti sociali, il presidente del Consiglio ha rilanciato il salario minimo europeo e la protezione dei disoccupati.
Il sostegno all’economia circolare, da sempre cavallo di battaglia del MoVimento 5 Stelle, è accompagnato a misure concrete contro l’ingiustificata concorrenza fiscale tra Stati membri.
Conte ha proposto un budget dell’Eurozona con funzioni stabilizzatrice contro le turbolenze economiche. Politica estera comune e contrasto comune al crimine organizzato altri due punti importanti dell’agenda.
Il presidente del Consiglio ha auspicato la creazione di un dossier Brexit per tutelare i cittadini comunitari che vivono nel Regno Unito in caso di uscita del Paese fondatore dalla UE senza accordo. Inoltre, il premier ha chiesto di rivedere le sanzioni contro la Russia con l’auspicio che riprendano i negoziati con l’Ucraina.
Il Senato ha poi approvato una risoluzione M5S-Lega affinché “venga preservata la sostenibilità delle finanze pubbliche in un quadro di non aumento e di progressiva riduzione della pressione fiscale, nel segno della sostenibilità sociale e senza manovre recessive”.
Per rivedere l’informativa: