SERRAMAZZONI. M5S INTERROGA IL GOVERNO: “REGISTRAZIONI VIETATE, SI TUTELINO LA TRASPARENZA E LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA”
“Il divieto delle riprese rischia di ledere alcuni diritti fondamentali, primo tra tutti il diritto all’informazione”. I senatori del MoVimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi interrogano il Governo sul “caso Serra”. L’intervento segue lo stop alle riprese imposto dal sindaco Claudio Bartolacelli ai consiglieri comunali M5S.
“Limitare le videoriprese o le dirette streaming è incomprensibile e inadeguato – sottolineano i parlamentari M5S – nell’era della digitalizzazione e delle dirette social. L’identità digitale è entrata nel patrimonio giuridico dell’ordinamento nazionale e comunitario. Attraverso le videoriprese è possibile limitare le ‘fake news’ e la disinformazione, che disincentiva la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica”.
Mantovani e Lanzi ripercorrono lo stato normativo in Italia. “Il Garante per la protezione dei dati personali s’è espresso da tempo sulla possibilità delle riprese e della diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale – aggiungono i senatori pentastellati – e il nostro ordinamento garantisce espressamente la pubblicità degli atti dell’amministrazione comunale. Il Codice dell’Amministrazione Digitale sancisce che sia favorito ogni uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini”.
Nuovi strumenti potrebbero essere adottati a breve. “In Senato, è stato presentato il disegno di legge 953 per modificare il Testo unico degli enti locali e sancire l’obbligo per Comuni e Province d’effettuare la registrazione integrale (audio e video) delle sedute pubbliche del consiglio – proseguono Mantovani e Lanzi – trasmettendola in diretta streaming sul proprio sito istituzionale e garantendone la visualizzazione”.
Pertanto, i senatori modenesi sono tra i ventidue firmatari di un’interrogazione a risposta scritta (a prima firma Mantovani) al Governo. “Chiediamo se non sia opportuno adottare atti per tutelare in maniera piena ed effettiva alcuni diritti fondamentali presenti nel nostro ordinamento – concludono Mantovani e Lanzi – che assicurano ai cittadini l’accesso agli atti e l’informazione degli stessi, la partecipazione elettronica democratica e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, garantendo che i lavori dei consigli comunali siano pubblicizzati anche mediante la registrazione audio/video o la diretta streaming”.