SISMA 2012. INACCETTABILI I SILENZI SULLA COMMISSIONE ICHESE DOPO INCHIESTA REPORT
Oggi è il settimo anniversario della prima scossa di terremoto che ha sconvolto l’Emilia, il 20 maggio del 2012, ed ancora abbiamo molte questioni su cui interrogarci e chiedere risposte. Una di queste riguarda la possibile correlazione tra l’attività sismica nei nostri territori e l’attività di gestione degli idrocarburi nel nostro sottosuolo.
“Ci sono molti esempi di sismicità indotta generata da attività sugli idrocarburi (ho scritto in merito sessanta pagine di appendice nel rapporto). Ciò è particolarmente vero in regioni come quella appenninica in cui gli impianti di petrolio e gas si trovano in aree sismicamente attive”.
Così il presidente della commissione Ichese scriveva il 17 aprile 2014 alla Regione Emilia Romagna. La mail è stata pubblicata da Report, che ha denunciato “fughe di notizie, ritardi e pressioni sulla commissione scientifica indipendente”.
Una commissione che già cinque anni fa poneva dubbi ripresi dall’inchiesta giornalistica. Il servizio chiama in causa – tra le altre – la concessione Mirandola o Laboratorio Cavone, ossia l’area che interseca i Comuni di Novi di Modena, Concordia e San Possidonio nella Bassa modenese.
Condivido la richiesta del capogruppo regionale del MoVimento Andrea Bertani, che ha domandato alla Regione di fare chiarezza.
Così come condivido il pensiero dell’eurocandidata Elena Mazzoni: le rivelazioni di Styles non possono passare inosservate.
A sette anni dalle prime scosse sismiche che hanno lacerato l’Emilia i cittadini meritano risposte.