Il disegno di legge “Elezioni Pulite” prosegue il suo percorso verso l’approvazione. Il testo, a mia prima firma, è stato incardinato nella Commissione Affari Costituzionali del Senato e verrà trattato insieme all’omologo testo a prima firma Nesci, già approvato alla Camera e giunto per ratifica al Senato.

In programma le audizioni di portatori d’interessi (sia cittadini sia associazioni) per ascoltare i loro punti di vista e procedere auspicabilmente nella strada del cambiamento.

L’obiettivo è rendere il processo elettorale più trasparente, contrastando fenomeni quali distorsioni e inquinamento del voto. Principio della rotazione dei componenti della commissione elettorale e garanzia della pluralità sono alcuni degli antidoti in un nuovo sistema legislativo, nel quale non mancano adeguamenti delle cabine elettorali. Così come sono contenute nuove possibilità offerte a chi si trova fuori dal Comune di residenza per studio o lavoro e desidera partecipare a un referendum.

Nel frattempo, la Prima Commissione sta affrontando temi collegati alla stessa tematica quali la riduzione del numero dei parlamentari e la revisione della legge elettorale per determinare i collegi indipendentemente da tale cifra. Una riforma che l’Italia attende da tempo e che vedrà auspicabilmente la luce con il Governo del Cambiamento.