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STRANIERI REGOLARI, UN ODG PER SEMPLIFICARE L’OTTENIMENTO DELLA CITTADINANZA

 

Una riforma organica della fattispecie per la concessione della cittadinanza italiana. Ecco l’impegno per il Governo previsto da un ordine del giorno a mia firma.

L’ho presentato in Prima Commissione durante la discussione sul Decreto Sicurezza. Con il testo intendo fornire una risposta alle migliaia di stranieri regolari presenti sul territorio, che sono nati in Italia o si sono trasferiti giovanissimi, hanno studiato nelle scuole italiane con studenti italiani o iniziato a lavorare con aziende del nostro Paese.

Ritengo troppo lunghe le tempistiche attuali, che fungono da ostacolo a tutti coloro che si sono integrati nella società italiana e nel tessuto economico e fiscale, venendo però trattati da cittadini di serie B. Meglio, da persone di serie B.

Contribuiscono con i loro studi e il loro lavoro, ma lo fanno per troppo tempo da stranieri. Devono presentare la domanda al 18esimo anno di età e le risposte non sono automatiche, anzi. La normativa è molto datata e non contempla in modo adeguato i casi.

In molte circostanze, non possono uscire dal territorio italiano, penalizzando le loro carriere. Studenti universitari e ricercatori non possono né chiedere scambi Erasmus né partecipare a progetti internazionali.

Così ho domandato al Governo d’impegnarsi a “valutare l’opportunità di prevedere una riforma organica delle fattispecie per la concessione della cittadinanza italiana”, come riportato nell’ordine del giorno depositato in Commissione Affari Costituzionali.