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ROMA, DAL GLOBAL FORUM LE FRONTIERE DELLA NUOVA DEMOCRAZIA DIRETTA

Più fiducia degli utenti e più protezione dei dati personali. Nuove opportunità di business e nuove aree di leadership in Unione Europea a beneficio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle aziende.

Il Global Forum sulla democrazia diretta ospitato a Roma si è aperto ieri con l’annuncio del Ministro Luigi Di Maio dell’ingresso italiano nella Blockchain Partnership. L’accordo consentirà di sviluppare nuovi strumenti di democrazia digitale. Soluzioni di cui s’è discusso stamattina e che il nostro Paese attende da troppo tempo per colmare il divario digitale che ci separa dalla gran parte delle nazioni europee.

Come ha ricordato il sindaco capitolino Virginia Raggi, favorire le dinamiche di democrazia diretta è il modo giusto per arrivare a conoscere le richieste dei cittadini. In Austria l’avvento degli smartphone ha coinciso con sperimentazioni digitali che non riguardano soltanto le tecnologie, ma anche la solidarietà e la tutela delle libertà delle minoranze.

In Svizzera i referendum, che avvengono con il voto postale, sono trimestrali e riguardano di norma almeno otto quesiti. Con il voto digitale la sicurezza tecnologica non basta: occorre la fiducia accanto a un open source che permetta la trasparenza.

Il Governo Conte è stato il primo a introdurre il ministero per la Democrazia diretta. Una linea di demarcazione netta dai precedenti esecutivi, in cui i referendum erano boicottati quasi sistematicamente. L’Italia s’è dunque incamminata nel sentiero delle migliori pratiche europee, in cui la democrazia diretta è la bussola che permette ai cittadini di avvicinarsi alla politica e superare il bosco oscuro della burocrazia.

Non mancano le suggestioni per approfondimenti come “Più poteri ai cittadini?” di Thomas Beneditker, con prefazione del ministro Riccardo Fraccaro, o “La democrazia diretta vista da vicino” di Leonello Zaquini.

Per Flavia Marzano, assessore a Roma semplice, gli ostacoli da valicare sono essenzialmente due: il divario digitale e lo scetticismo. Bisogna partire dall’ascolto per riconquistare la fiducia dei cittadini. Una missione fondamentale da portare avanti ogni giorno con maggiore trasparenza e condivisione di informazioni.